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Morata: "Insulti e minacce alla famiglia. Spagna senza CR7 o Mbappé, ma grande gruppo"

di Simone Bernabei

Alvaro Morata, attaccante della Juventus attualmente impegnato all'Europeo con la Spagna, ha parlato a El Partidazo de COPE tornando anche sulle polemiche e le feroci critiche piovute nei suoi confronti: "Sto bene, anche se dopo la Polonia sono stato 9 ore senza dormire. Ho ricevuto insulti e minacce verso la mia famiglia, ma sto bene. Capisco le critiche riguardanti il mio lavoro, capisco se la gente mi critica perché non ho segnato. Ma chiedo alle persone di mettersi nei miei panni per immaginare cosa vuol dire ricevere minacce e insulti verso la famiglia e i figli. La frase "in Spagna pensare è gratis"? L'ho detto con rabbia. Io do sempre tutto in campo per la Spagna, ma ogni cosa che dico viene interpretata in un modo o nell'altro. Ho parlato anche con Reina, Casillas e Raul e tutti mi hanno detto di non far caso alle critiche. Spagna inferiore alle big? Non lo penso e non lo pensiamo. Non crediamo neanche di essere migliori, ma non partiamo battuti. Firmerei adesso per non giocare più un minuto e non segnare più gol con la Spagna campione d'Europa. In cosa devo migliorare? Devo segnare di più. Spagna senza stelle? Per me Koke, Jordi Alba o Busquets lo sono. Magari non abbiamo Ronaldo o Mbappé, ma questo è un gruppo straordinario".


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