Un talento cristallino che lavora come un mediano alla Oriali: la Serie A scopre Adrian Bernabé
Uno dei grandi segreti del Parma di Pecchia nasce dalla capacità del tecnico crociato di mettere il talento dei singoli al servizio della squadra. Tutti lavorano in funzione dei movimenti di squadra, sacrificandosi all’occorrenza per aiutare i compagni. Anche il giocatore con il talento più cristallino della squadra, Adrian Bernabé. Lo spagnolo infatti è un giocatore che a Parma si è fatto conoscere per la sua grande qualità negli ultimi venti metri, per la bravura nel mandare in porta i compagni con verticalizzazioni illuminanti e anche per un buon feeling con la porta. Un centrocampista che, sicuramente, giocando in posizione avanzata avrebbe la possibilità di mettersi in mostra e di trovare gol e assist con maggiore regolarità. Ma per il momento non è stato così.
Pecchia infatti ha avuto bisogno della qualità di Bernabé in fase di prima impostazione e ha deciso quindi di abbassare il catalano davanti alla difesa. Detto fatto, via la bacchetta magica, elmetto in testa e pronto a fare guerra in mezzo al campo. A raccontare l’abnegazione di Bernabé ci sono i numeri, che presentano un giocatore che a scapito della struttura fisica e nonostante le grandi qualità, lavora come un mediano di rottura. Bernabé è il miglior centrocampista del campionato per palloni rubati ed è il secondo se si considerano tutti i giocatori. Secondo centrocampista e terzo giocatore del campionato per duelli, quinto centrocampista per intercetti. Insomma, De Gregori direbbe “Una vita da mediano, a recuperar palloni”. Ma Bernabé ha anche i piedi buoni e il talento cristallino, a differenza di quanto cantava il De Gregori.
Questo gli permette di avere grande duttilità e di poter essere impiegato in posizione avanzata. Ed è un qualcosa che potremo vedere nelle prossime settimane. Pecchia integrerà il nuovo acquisto Mandela Keita, chiamato ad ereditare il compito di recupera palloni in mezzo al campo. E al suo fianco potrebbe giocare uno tra Hernani ed Estevez, ormai prossimi al rientro dopo l’infortunio che li ha tenuti fuori. Questo potrebbe permettere a Bernabè di giocare sulla trequarti, più vicino alla porta. Ecco allora che in quella posizione, pur non cambiano la sua attitudine da tuttocampista, l’ex City potrebbe regalare giocate spettacolari anche negli ultimi venti metri. Oltre a gol e assist, per la gioia dei tanti fanta allenatori. Insomma, la Serie A è già stregata dal talento di Adrian Bernabé: ma ancora non ha visto il reale potenziale del catalano.