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Lautaro non risponde alla chiamata dell'Inter. Ora la palla passa a Conte: gestione non semplice

di Tommaso Bonan

Molle e sostituito. E' questa l'analisi comune sulla prestazione di Lautaro Martinez all'indomani della gara di Coppa Italia tra Napoli e Inter che ha visto gli azzurri accedere alla finale. La Gazzetta dello Sport, però, sottolinea anche un'altra associazione di idee che - si legge - tira inevitabilmente dentro il mercato, Leo Messi, il Barcellona, i silenzi rumorosissimi dell’argentino, una trattativa che è andata avanti per settimane, un accordo di ingaggio da doppia cifra sul piatto con il club catalano.

Attenuanti - È comprensibile: Lautaro ha 22 anni ed è al secondo campionato in Europa, non è scontato abbia le spalle per reggere la pressione. Però quel che preoccupa è che del giocatore che Conte ricordava - e che Conte ha costruito –, ieri sera c’è stato poco, anzi nulla.

Gestione - Che la gestione di Lautaro, da qui fino a fine stagione, non sarà delle più semplici, è già stato sottolineato. Napoli ne è stata la triste (per l’Inter) conferma. L’impegno non è in discussione. La discussione è sull’apporto che Lautaro non è riuscito a garantire, anche in termini di gioco di squadra. Ora il problema è la proiezione. È quanto avverrà da domenica prossima in poi, nel recupero contro la Sampdoria. Naturale che Conte dovrà affrontare la questione. L’Inter non ha bisogno di pensieri extra che contaminino il finale di stagione. Neppure se si tratta del Barcellona, che ieri sera in Spagna ha vinto 4-0 (con gol di Messi).


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