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Tacconi: "Il calcio di oggi è di una noia mortale. Avrei preso a calci Balotelli e Cassano"

di Antonio Parrotto

Stefano Tacconi in purezza. L'ex portiere della Juventus dopo due anni difficili tra aneurisma, coma e tre operazioni, si è raccontato senza filtri ai microfoni de La Repubblica: "La malattia ha lasciato strascichi, specie alla gamba destra" fa sapere Tacconi che però ha voglia di pensare al futuro e sogna di aprire un ristorante con specialità umbre. Non vede per sé un futuro da commentatore o da dirigente: "Se avessi allenato Cassano e Balotelli li avrei presi a calci in culo non so fino a dove. Da dirigente, a quelli come Tacconi avrei detto di fumare e bere meno. Che poi è quello che mi dicono Laura e Andrea. Sono i miei dirigenti".

A Tacconi il calcio di oggi proprio non piace: "È di una noia mortale. Sono tornato allo stadio per Juve-Napoli: una palla. Noi portieri eravamo dei pazzi, adesso sono tutti a modino e giocano con i piedi. Io appena avevo la palla la tiravo più lontano che potevo".


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