La top 11 del Girone C di Serie C: Lescano-Gatti-Verrengia, gioia in zona Cesarini
Focus TMW
E’ andata in archivio la 1^ giornata nel Girone C di Serie C. Questi i risultati:
Giugliano-Taranto 1-0
Juventus Next Gen-Audace Cerignola 4-3
Latina-Casertana 1-1
Sorrento-Catania 0-0
Picerno-Avellino 4-1
ACR Messina-Potenza 2-2
Turris-Monopoli 0-2
Benevento-Cavese 2-1
Crotone-Team Altamura 2-0
Foggia-Trapani 2-2
Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-3-3:
Bethers (Catania): buona partita da parte del numero uno etneo. Non deve compiere interventi particolarmente difficili, ma in area sono arrivati tantissimi cross e ha scelto sempre alla perfezione il tempo dell'uscita guidando i compagni verso il primo clean sheet stagionale.
Berra (Benevento): Auteri è consapevole sia un difensore con doti tecniche non indifferenti e gli chiede di partecipare maggiormente alla manovra, specialmente sulle palle inattive. E da uno schema ben orchestrato arriva il gol dell'1-1, un sinistro rasoterra che non lascia scampo al portiere della Cavese e che restituisce entusiasmo e convinzione ai compagni dopo lo 0-1 a sorpresa del primo tempo frutto di una maldestra autorete.
Verrengia (Potenza): all'ultimo respiro, proprio mentre i tifosi giallorossi stavano pregustando la vittoria all'esordio in uno scontro diretto già molto delicato. Delizioso il cross di Firenze, perfetto il suo colpo di testa per il 2-2 finale.
Gatti (Casertana): vien da chiedersi come si possa, al minuto numero 98 e sopra di un gol, sbagliare una marcatura su palla inattiva. Il Latina la combina grossa e il difensore dei falchetti ne approfitt ristabilendo la parità e regalando ai tifosi la prima gioia della stagione
Panico (Sorrento): contro una grande del campionato è arrivato il primo punto del campionato dei costieri, destinati ad essere anche stavolta la mina vagante del girone C. Prova di grande sacrificio da parte dell'esterno rossonero, attentissimo su Luperini e Castellini.
Romano (Giugliano): contro un Taranto in grossa difficoltà dal punto di vista societario, ma ricco di giovani desiderosi di mettersi in vetrina non era assolutamente semplice, nè scontato conquistare i primi tre punti stagionali. Ci ha pensato lui con un calcio di rigore imparabile.
Di Livio (Latina): porta in vantaggio i nerazzurri su calcio di rigore in un momento piuttosto confuso e teso della partita. Non era semplice mantenere lucidità e concentrazione dopo quasi tre minuti di proteste e lamentele. Nel finale orchestra alla perfezione una serie di ripartenze che potevano essere letali per la Casertana.
Pace (Monopoli): è vero che il gol è anche rocambolesco e fortunoso, forse è stata la deviazione di un avversario a indirizzare il pallone verso la rete. Tuttavia ha avuto il merito di intuire in anticipo l'errore della retroguardia della Turris, posizionandosi al posto giusto al momento giusto. Gara nel suo complesso assai positiva, con un lavoro a tutto campo e una serie di aperture a memoria per gli esterni proprio come richiesto da mister Colombo.
Volpicelli (Picerno): fari puntati sui forti ed esperti attaccanti dell'Avellino, invece è il centravanti del Picerno a rubare la scena con un esordio da brividi che gli consente di entrare da subito nel cuore dei suoi nuovi tifosi. Doppietta, grande incisività sulle palle inattive e uno sfiancante lavoro di sponda preziosissimo per i compagni.
Lescano (Trapani): il calciatore più atteso, quello che i tifosi del Foggia speravano di vedere con la maglia rossonera. I granata siciliani, però, sono ambiziosissimi e hanno affidato a lui le chiavi dell'attacco. Il gol al 96' consegna al Trapani il primo punto stagionale in un campo notoriamente ostico per tutti.
Anatriello (Messina): due gol in quattro minuti, di destro e poi di testa. Movimento in area da attaccante di razza, bravo a eludere la stretta marcatura dei centrali del Potenza e a battere un incolpevole Cucchietti. Mentre la piazza invoca l'arrivo di un bomber di categoria, ecco che lui risponde con una doppietta e con una prova di enorme sacrificio dall'inizio alla fine.
Emilio Longo (Crotone): dopo gli anni d'oro col Picerno, c'è chi pensa che possa patire la grande piazza. E invece, quando una big non dispone di un budget faraonico, è scelta azzeccata affidarsi a un allenatore che fa del gioco e dell'esaltazione del collettivo le proprie armi migliori. Buona la prima.