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LIVE TMW - Hellas, Lovato: "Juric, che grinta. Dall'Euganeo a San Siro in una settimana"

di Luca Chiarini
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16.10 - Acquistato un po' a sorpresa sul gong finale dell'ultima finestra di calciomercato, Matteo Lovato ha firmato a gennaio un contratto che lo legherà all'Hellas Verona fino al 30 giugno del 2024. Il difensore prelevato dal Padova, con cui ha collezionato diciassette presenze in Serie C nella stagione corrente, incontrerà i giornalisti nella sala stampa della sede del club scaligero, in via Olanda. L'inizio della conferenza è previsto per le 16:30.

16.31 - Inizia la conferenza stampa.

Quali sono le tue prime impressioni?
"È un privilegio essere qui, è difficile per me spiegare per me quello che provo. È un gruppo fantastico, sono ottimi giocatori e persone dentro e fuori dal campo. Devo ringraziarli per l'accoglienza che mi hanno dato e per come mi hanno aiutato. Sono qui per lavorare e per crescere, la differenza rispetto alla C ovviamente c'è, ma proverò a non farla pesare".

Avere Juric come allenatore è uno stimolo? D'Amico ti ha fortemente voluto.
"Il mio arrivo è stato improvviso, non ci ho neanche pensato quando me l'hanno detto. Juric ti trasmette grinta, voglia di migliorarti. Ho avuto la possibilità di vederlo al Genoa, ed è una grandissima persona. Trasmette valori profondi e grinta, è difficile da spiegare a parole. Lo staff sa quello che fa e sa quale obiettivo vuole raggiungere. Lavoriamo ogni giorno per migliorare, per dare il meglio ogni domenica. Adesso ci mettiamo sotto col lavoro, per toglierci delle soddisfazioni".

Hai avuto modo di parlare con Sogliano e Mandorlini?
"Il direttore me ne ha parlato benissimo sin da subito, così come Mandorlini. Anche ex giocatori dell'Hellas come Cherubin e Hallfredsson, mi hanno spinto a prendere questa strada. È una società che ha degli obiettivi e vuole raggiungerli, è in linea con i miei desideri".

Puoi descriverti come giocatore?
"Ho molto da migliorare, soprattutto tecnicamente e sui movimenti difensivi. Ma mi reputo un difensore che cerca di essere il più aggressivo possibile, per questo il gioco del mister è in linea con le mie caratteristiche. Sono un giocatore da uno contro uno. C'è comunque da migliorare tanti aspetti, ma sono qui per questo".

Cosa ti ha dato l'esperienza al Padova?
"La differenza tra il settore giovanile e il professionismo è il dover fare risultato la domenica. Nel settore giovanile non hai questo pallino, non ci sono retrocessioni. Quando ti trovi a giocare con i sentimenti dei tifosi è una sensazione che ti spinge a fare sempre meglio ogni partita. Dal mio punto di vista giochi per la squadra, ma anche per i tifosi, per far contenta una città. Dal punto di vista tecnico-tattico mi ha fatto crescere, ma anche dal punto di vista umano".

Cosa stai prendendo dai tuoi compagni di reparto?
"Osservo i giocatori del mio ruolo e cerco di capire i movimenti che fanno, le letture di gioco. Cerco di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo e metterlo in pratica. C'è molto da imparare, ci sono giocatori esperti, ma c'è tutta la buona volontà di lavorare. Anche i ragazzi danno una mano a noi giovani per dare il meglio".

Juric ti ha detto qualcosa?
"Mi ha dato il benvenuto e mi ha detto che bisogna lavorare. Mi ha detto qual è l'obiettivo, quali sono i prossimi step. Sono contento e prontissimo a dare il massimo per riuscire a migliorarmi, dare il mio contributo alla squadra".

Cosa ti ha impressionato di più del Verona? C'è un compagno che ti ha colpito?
"L'impressione è quella di una società che sa quello che vuole, che cerca di raggiungere l'obiettivo con tutte le forze. Mi ha impressionato la grinta, l'intensità, la voglia di arrivare prima sul pallone. A me piace come giocatore Pessina, che secondo me è bravissimo, oltre che un ottimo ragazzo. È un gruppo fatto di ottimi giocatori".

Qual è il particolare valore che ha il Verona in difesa?
"La qualità che hanno i difensori è la volontà di arrivare per primi sul pallone, la voglia di vincere sempre il duello con l'avversario. Questo ha favorito il fatto che sia la quarta miglior difesa d'Italia".

Che emozione provi a trovarti in questo contesto?
"In una settimana mi sono trovato da giocare all'Euganeo a giocare a San Siro e all'Olimpico, o giocare contro la Juve. È stata una sensazione incredibile, insperata. Ad agosto mai avrei pensato di trovarmi in questa situazione. Adesso devo solo pensare a lavorare e fare bene, restando concentrato".

Quali passioni hai oltre al calcio?
"Fuori dal campo sono una persona semplice, prima penso all'allenamento e poi mi dedico alla famiglia. Adesso ho più tempo da passare con la mia compagna e fare la vita del calciatore: allenamento e fare il possibile per stare bene a quello successivo".

I tifosi del Padova ci sono rimasti male per il tuo addio.
"Mi dispiace, perché i tifosi in questi sei mesi mi avevano dato molto. Però sono dinamiche che nel calcio sono normali. Mi dispiace perché non è stata un'idea mia, voluta per fare arrabbiare i tifosi. Ci sono accordi tra le società. Mi sono trovato questa opportunità, di giocare in A in una buonissima società, che sta facendo risultati sorprendenti. Non ci ho pensato molto. Devo molto al Padova, ma quando ti capita un'opportunità così a vent'anni non puoi dire di no".

È anche un motivo di vanto. È la tua grande occasione?
"Non è un traguardo, è un punto di partenza. Devo pormi obiettivi sempre maggiori. Sono passi in avanti, speravo di avere questa opportunità, sono qui per giocarmi le mie carte".

Che effetto ti ha fatto ritrovare Salcedo?
"È come se questi tre anni di distanza non ci fossero mai stati. È strano ritrovare una persona dopo anni ed essere come prima. Spero che abbia la miglior carriera possibile, perché se la merita. Sta lavorando giorno per giorno per tornare al meglio".

Hai un idolo?
"Sono cresciuto guardando i video di Hummels. Cerco di avvicinarmi al suo stile di gioco".

Sei abituato alla difesa a tre...
"Ci sono diversi modi di interpretarla. Quello di Juric prevede di giocare molto sull'avversario diretto. Ho già avuto degli input, ma da una squadra di C. In Serie A cambia completamente, cerco di adattarmi ed acquisire le migliori informazioni, cercando di entrare nel ruolo, che è sicuramente un ruolo difficile. Ho sicuramente degli ottimi esempi in squadra".

16.52 - Finisce la conferenza stampa.

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