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Brescia, Maran: "Con Castagnini guardiamo lontano. Talenti? Occhio a Ferro e Fogliata"

di Tommaso Maschio

“Più che dei risultati, dalle prestazioni e dalla crescita della squadra. E da come sa reagire nei momenti difficili”. Il tecnico Rolando Maran parla così a La Gazzetta dello Sport del suo ritorno al Brescia dopo l’esperienza nel 2005/06 terminata con l’esonero da quarto in classifica: “Era stato traumatico, ha lasciato un segno. Ma ho sempre sperato di poter riallacciare quel filo, sono sempre rimasto vicino a questo club e volevo fortemente tornare e chiudere il cerchio. Ora si è riannodato un filo, riprendiamo il cammino”.

Poi uno sguardo fra passato e futuro: “Sono riconoscente verso tutti quelli che mi hanno fatto lavorare. Poche le note stonate, tante le esperienze positive, sono fortunato, per questo il fuoco dell’entusiasmo è sempre acceso. A Brescia sono stato accolto con fiducia e affetto: bellissimo, qui mi sento a casa”.

Spazio ai giovani e alla possibilità di aprire un ciclo: “I giovani sono un grande stimolo, l’ho confessato a loro e mi hanno dimostrato il giusto atteggiamento. Mi sto divertendo. Non dico che ci sono i nuovi Pirlo e Tonali, ma occhio a Ferro e Fogliata. Mercato? Non mi sono posto il problema, dobbiamo definire gli obiettivi, non è una priorità. - continua Maran - Ciclo? Sono tornato senza pensare al tempo, ma per fare un percorso. Con il ds Castagnini guardiamo lontano”.


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