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Quanto è difficile andare oltre Vicario e Parisi: l'Empoli lo sta testando sulla sua pelle

di Dimitri Conti

L'Empoli ha tutta l'intenzione di scrivere una pagina importante, anzi sarebbe meglio scrivere unica della propria storia: in caso di salvezza, infatti, i toscani per la prima volta da quando esistono completerebbero quattro campionati di Serie A di fila. La partenza non è stata delle migliori: i primi 270 minuti (360 se si estende lo sguardo alla Coppa Italia) hanno portato in dote solo sconfitte, con zero gol messi a segno e zero anche alla voce punti raccolti. Anche perché gli azzurri, tra le altre cose, hanno pure perso due pezzi da novanta in questa ultima estate.

Hanno lasciato prima Vicario e poi Parisi: probabilmente il miglior portiere da una parte e uno dei tre terzini sinistri al vertice dell'ultimo campionato dall'altra. Al loro posto sono arrivati rispettivamente Elia Caprile, via Napoli, e Giuseppe Pezzella. Il primo ha debuttato in campionato con un errore per poi farsi male in maniera seria, tanto da dover rimanere fuori un paio di mesi. La stessa porta empolese sembra quasi "maledetta", visto che in tre giornate di Serie A ha avuto tre padroni differenti: prima appunto Caprile, poi Perisan e infine l'acquisto delle ultime ore Ertrit Berisha. Il secondo ha preso il posto lasciato vuoto sulla fascia mancina, ma ancora - ed è anche abbastanza scontato che sia così - non offre le stesse sensazioni di chi è andato a sostituire.

Nelle ultime ore del mercato, peraltro, l'Empoli si è assicurato una potenziale alternativa in più in corsia come Simone Bastoni, all'occorrenza però anche centrocampista centrale: l'esempio pratico della difficoltà di certe sostituzioni. Sull'altra fascia difensiva ha debuttato domenica scorsa Bartosz Bereszynski, al pari di Youssef Maleh e Victor Kovalenko, quest'ultimo però subentrato, in mezzo. L'attacco ha visto arrivare molti volti nuovi, da Matteo Cancellieri all'ex spezzino Emmanuel Gyasi passando per il giovane e promettente Stiven Shpendi. Questi hanno tutti raccolto qualche minuto, a differenza di Daniel Maldini, tenuto ancora fermo da un problema fisico. Zero minuti anche per un altro nuovo acquisto come Filippo Ranocchia, portato in Toscana dalla Juventus.


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