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Marchwinski e Hasa: buone premesse, pochissimi minuti con Gotti

di Filippo Verri

Dopo sette giornate di campionato il Lecce non ingrana e i limiti della squadra di Gotti emergono soprattutto dalla trequarti in su. I giallorossi, infatti, sono il peggior attacco della Serie A e l'unico calciatore a segno oltre al centravanti Krstovic è Dorgu. Mancano i gol degli altri reparti e allo stesso tempo pesa il mancato apporto di chi avrebbe dovuto fornire una marcia in più all'attacco salentino.

Il trequartista che non c'è.
In estate è avvenuto (quantomeno nelle intenzioni) il passaggio al 4-2-3-1 e inevitabilmente la ricerca dell'area mercato si è incentrata sul ruolo di trequartista. Filip Marchwinski è stato l'innesto più oneroso della sessione estiva: circa 3 milioni di euro. Il polacco, attualmente al lavoro con la selezione nazionale U21, ha lasciato il segno in amichevole siglando una doppietta col Nizza, ma in Serie A non trova spazio. È talmente fuori dal giro dei titolari che Gotti di recente ha optato per Coulibaly come centrocampista avanzato: un calciatore che proprio trequartista non è.

Cercasi successore di Strefezza e Almqvist: pochissimo spazio per Hasa
Problemi al centro ma anche su una fascia. Se un tassello è riempito egregiamente da Dorgu, il Lecce non ha un'altra ala titolare. Tanti minuti e poche soddisfazioni per Morente, spazio perlopiù a gara in corso per Pierotti e mai per Hasa. Corvino e Trinchera hanno cercato un esterno d'attacco per settimane e nel deadline day hanno chiuso l'accordo d'acquisto del classe 2004 con la Juventus, che fino ad ora ha giocato solo uno spezzone in Coppa Italia.


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