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Juve, dilemma Kulusevski: così c’è il rischio di sprecarne il talento

di Simone Dinoi

Sono giorni particolarmente delicati in quel di Torino, sponda Juventus. Un punto nelle ultime due gare di campionato contro Benevento e Torino con un’involuzione di squadra fin troppo evidente. Domani alle 18:45 all’Allianz Stadium arriva il Napoli in uno scontro tra quarta e quinta in classifica che sa tanto di spareggio per l’accesso alla prossima Champions League. Per l’occasione Pirlo riavrà a disposizione, oltre a Buffon, squalificato nel derby della Mole, anche i tre esclusi per provvedimento disciplinare Dybala, Arthur e McKennie. Proprio quest’ultimo potrebbe prendere il posto da titolare di Dejan Kulusevski che vive, da qualche settimana a questa parte, un complicato periodo d’appannamento.

TANTI RUOLI, POCO SVILUPPO - Quella di Dejan Kulusevski è stata una stagione altalenante fra picchi di talento purissimo gettati sul rettangolo verde, ma anche momenti di crisi in cui le qualità tecniche del ragazzo sembravano perse come accade nel film Space Jam con protagonista Michael Jordan. Guardare gli errori, più recenti ed evidenti, contro Lazio e Torino che sono costati alla Juve due gol e, nell’ultima uscita, anche punti importantissimi in chiave classifica. La cifra (44 milioni di euro) spesa dalla Juventus nel gennaio 2019 per accaparrarsi il talento dello svedese ha senza dubbio avuto un peso non da poco sui giudizi arrivati attorno alla sua figura. Lo sbaglio che Madama non può permettersi di commettere è quello di gettare al vento le capacità dell’ex Parma e Atalanta. Alla prima annata in una grande squadra come quella bianconera, la seconda in generale per lui tra i professionisti, le difficoltà possono essere all’ordine del giorno. Ancor di più in un contesto tecnico-tattico confusionale e in una stagione in cui il ragazzo classe 2000 è stato impiegato in più zone del campo, spesso e volentieri per tappare i buchi di una rosa costruita, oggettivamente, con poco criterio e dettata perlopiù da esigenze economiche. Anche per questo motivo lo sviluppo delle caratteristiche, lavoro non di poco conto ma doveroso, di Kulusevski è stato altamente limitato andando a inficiare così sulla crescita del ragazzo. E la Juventus non può proprio concedersi la libertà di sprecare un talento, e un investimento, come quello del ragazzo svedese.


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