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Inter a Oaktree, ma Zhang resta vicino: tre chiamate ai dirigenti. E ora la battaglia legale

di Pierpaolo Matrone

L'Inter è ufficialmente di proprietà del fondo americano Oaktree. Ieri si è ufficilamente conclusa l'era Suning, l'era di Steven Zhang. Uno Zhang che, come riportato da La Gazzetta dello Sport, anche ieri è rimasto vicino alla società, seppur a distanza. Tre chiamate dalla Cina, come ai bei tempi, come l’altro ieri. Zhang ha tenuto i contatti con i manager italiani del club anche ieri, nel giorno uno dell’era americana. È un dialogo inevitabile anche solo per i passaggi tecnici in questa fase di transizione, nonostante sia ormai ammainata la bandiera cinese sulla sede di viale della Liberazione.

Tra un aiuto e la battaglia legale
Al di là dell’umore personale, il presidente della stella ha mostrato la volontà di collaborare per il bene dell’Inter, anche se molto probabilmente la battaglia legale arriverà comunque. Sarà lunga e avrà come campo centrale il Lussemburgo: lì, dove ha sede di Great Horizon, controllante nerazzurra, verrà scelto dal tribunale un perito che darà un valore al club. In base a quella cifra, sarà calcolata la quota che Oaktree dovrà aggiungere ai 395 milioni mai ricevuti dalla Cina. Più alta sarà la cifra da corrispondere , meno “dolorosa” sarà l’uscita di Suning. Più bassa sarà la valutazione, più crescerà il rischio di avvocati e carte bollate.


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