Il direttore di Tuttosport: "Nelle brutte notizie di Fagioli, Tonali e Zaniolo ce n'è una buona"
Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, ha parlato a Sky Sport a margine dell'evento di presentazione dei 25 finalisti che si contenderanno il Golden Boy 2023, premio giovanile assegnato dal giornale che dirige: "Il filo conduttori è che sono giovani. Fagioli è stato candidato qualche anno fa, così come Tonali e Zaniolo, che si era piazzato anche molto bene. Mentre a Coverciano oggi pomeriggio si scatenava l'inferno eravamo in teatro a parlare di futuro, a sentire aneddoti e scoprire che anche i sauditi hanno progetti per lo sviluppo dei giovani. Eravamo quasi rassicurati, ma una volta usciti siamo piombati nella cronaca ahimé nera da Coverciano".
Può essere solo inesperienza o goffaggine?
"Una cosa va detta, tutte le grandi squadre fanno dei corsi pazzeschi su questo tema. Fin dalle giovanili c'è formazione sul match fixing e su quello che si può o non fare nelle scommesse: è martellante e credo che nessuno di loro potesse pensare che ciò che stessero facendo fosse consentito. Credo che questo sia un problema di ludopatia, piaga sociale molto diffusa e strisciante nel mondo dei calciatori. Due componenti la determinano: grande tempo disponibile ed enorme disponibilità finanziaria, una combinazione che può essere infernale se unita a quella che è una vera e propria patologia e che andrebbe affrontata come tale. Ci sarà un discorso di Giustizia Sportiva e speriamo tutto si risolva nel miglior modo. Al netto di quello, però, bisogna che calciatori e AIC pensino a percorsi di recupero per chi ha questo problemi".
Però sembra che non siamo di fronte a casi di match fixing.
"Nella brutta notizia c'è una buona notizia, che sembra la regolarità delle partite non sia stata toccata. Si tratta di stupidità, di leggerezza, senza rendersi conto di star commettendo reato penale o sportivo. Il fatto che non ci siano partite combinate è un piccolo sospiro di sollievo e fa pensare che almeno lo spettacolo non sia stato alterato".