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Speciale panchine: il punto sul Benevento. La rivoluzione di Inzaghi riparte dalla Juventus

di Marco Conterio

La vittoria contro la Juventus come un punto e un'ancora al futuro. Filippo Inzaghi in queste stagioni sta segnando tappe storiche del calcio a Benevento e non ultima l'impresa dello Stadium. L'ha firmata Adolfo Gaich, un altro nome he resterà sempiterno nella memoria dei tifosi della Strega. Dopo la promozione a suon di record, questo campionato sta restituendo al calcio italiano un tecnico come Super Pippo che ha iniziato decidendo di bruciare le tappe ma che poi ha deciso di rimboccarsi le maniche. Venezia come squadra manifesto della sua voglia di rilanciarsi con la gavetta, Bologna come salto triplo ancora avventato, Benevento come dimensione perfetta dove costruire, vincere e sognare.

Prima la salvezza Sul suo futuro, in scadenza in estate, ha detto. "Mi conoscete bene, e siete perfettamente coscienti del fatto che penso soltanto alla salvezza del Benevento. Poi con il presidente e il direttore non ci saranno mai problemi di nessun tipo. La dirigenza mi ha dato fiducia in un brutto momento della mia carriera. Questo non lo dimenticherò mai. Adesso arriviamo velocemente a 40 punti, poi definiremo anche il futuro". Tradotto: prima la salvezza del Benevento, poi la firma del contratto che arriverà quasi automaticamente. Vigorito e Foggia paiono non aver dubbi a riguardo e dopo un periodo nefasto, difficile, complicato, l'impresa dello Stadium contro la Juventus sembra un segnale in questa direzione. "Sono straconvinto che Pippo farà una carriera importante, ma lo ha già dimostrato in Serie B e lo sta facendo anche in A. Se arriverà la chiamata giusta per lui? Gli farò da autista, lo accompagnerò", ha detto il ds Foggia. Ma il futuro sembra segnato.


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