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Esce uno, entrano tre: l'estate in cui la Lazio dovette infine fare a meno di Milinkovic-Savic

di Dimitri Conti

Esce uno, entrano in tre. Questa è stata la logica che ha regolato le scelte della Lazio sul mercato estivo, all'interno della sessione dominata dall'addio che sembrava in procinto ormai di essere dato da diversi anni e che alla fine è giunto, quello al "Sergente" Milinkovic-Savic, il quale ha ceduto al richiamo delle sirene multimilionarie in Arabia Saudita.

Al suo posto è stato preso un terzetto: Daichi Kamada, protagonista di un'estate da montagne russe visto che era di fatto un giocatore del Milan prima di veder saltare il trasferimento assieme alle poltrone di Maldini e Massara in rossonero, ha già trovato spazio e modo di segnare il suo primo gol in biancoceleste. E pure di una certa importanza, quello della vittoria sul campo del Napoli campione d'Italia. Lì ha raccolto i primi minuti pure Matteo Guendouzi, anch'egli capace di stupire Sarri per doti e qualità. Da rodare al meglio invece Nicolò Rovella: l'ex Juventus ancora non è mai stato impiegato neanche per un minuto, complici alcuni problemini fisici.

L'estate dei biancocelesti ha consegnato a Sarri anche un vero e proprio vice-Immobile, quel Valentin Castellanos visto finora all'opera solo per qualche spezzone sparso e ridotto (avrà le sue occasioni davanti) e ben due portieri di riserva: oltre al dodicesimo Luigi Sepe da Salerno, è arrivato pure il greco Christos Mandas. Tutti volti che danno forma alla nuova Lazio.


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