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Cristian Chivu, che preferì l'Inter al Real Madrid. Arrivando a Milano grazie al cileno Pizarro

di Andrea Losapio

Le carriere si decidono con gli sliding doors. Con le scelte. E ora sarebbe quasi impossibile scegliere di non andare al Real Madrid. Eppure c'è stato un periodo, abbastanza lontano anzichenò, in cui il calcio italiano aveva un appeal talmente grosso - e i Galacticos non erano più tali - che in molti decidevano di rimanere in Serie A. Non solo Francesco Totti, per dirne uno, ma anche Cristian Chivu. Il Milan aveva appena vinto la Champions League, nell'estate del 2007, mentre l'Inter aveva vinto lo Scudetto davanti alla Roma. Per questo i giallorossi non avrebbero voluto cedere il difensore rumeno ai loro avversari di quel periodo.

Così il Real Madrid aveva proposto 18 milioni di euro alla Roma, trovando l'accordo. C'erano, appunto, anche l'Inter e il Barcellona. Il direttore sportivo Mijatovic abbassava le aspettative, "Nulla di importante, lo sapete come va il mercato, tanti incontri ma poi non succede niente. Cristian è un bravo giocatore, interessa a tante squadre, vedremo cosa succederà, ma noi non abbiamo formulato nessuna offerta". Mentre Massimo Moratti si sbrigava a smentire un possibile interessamento. "L'Inter non fa nessuna asta per Chivu, l'Inter non fa nessuna asta per nessun giocatore".

Così la chiave di volta diventa il cileno Pizarro, scelto da Spalletti come il proprio regista, quasi a tutti i costi. Si sblocca tramite una telefonata di Massimo Moratti a Rosella Sensi: la seconda metà del cartellino di Pizarro costava 6,5 milioni - al tempo c'erano le comproprietà, poi abolite (o quasi) - e l'Inter fa un minimo di sconto arrivando a 6. Così dai 18 milioni si arriva ai 12 per Chivu, più la seconda metà del cartellino di Pizarro. Un affare per tutti, visto che poi Chivu farà parte della squadra che vincerà il Triplete. Oggi Cristian Chivu compie 43 anni.


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