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Dopo Fagioli, indagati per scommesse anche Tonali e Zaniolo. Polizia a Coverciano

di Dimitri Conti

L'intero mondo del calcio italiano sta vivendo ore con il fiato sospeso per conoscere gli esiti delle indagini avviate per il filone "scommesse". E se ieri l'unico nome emerso era quello di Nicolò Fagioli della Juventus, oggi le Forze dell'ordine sono arrivate a Coverciano, sede del ritiro dell'Italia, per notificare ad altri due giocatori l'apertura di un fascicolo a loro carico. Si tratta degli azzurri Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, oggi entrambi in Premier League (Newcastle e Aston Villa) ma fino a pochi mesi fa impegnati in Serie A con Milan e Roma.

A Coverciano nel tardo pomeriggio si sono presentati gli ispettori della Polizia, intorno alle ore 17:40, quando era da poco terminato l'allenamento agli ordini del ct Spalletti. I due giocatori coinvolti sono stati accompagnati al colloquio con le Forze dell'ordine dal capodelegazione Buffon: nel corso dell'incontro, hanno ricevuto la notifica dell'apertura delle indagini da parte della Procura di Torino, il giorno dopo il caso riguardante Fagioli. La decisione di far lasciare loro il ritiro (comunicata poco dopo l'arrivo degli ispettori) è arrivata direttamente dalla FIGC, per tutelare i due ragazzi. Dopo i colloqui Tonali e Zaniolo hanno raggiunto il resto dei compagni di squadra a cena, in mattinata lasciano Coverciano.

La FIGC ha rilasciato il seguente comunicato: "La Federazione comunica che, nel tardo pomeriggio di oggi, la Procura della Repubblica di Torino ha notificato atti di indagine ai calciatori Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, attualmente in raduno con la Nazionale presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. A prescindere dalla natura degli atti, ritenendo che in tale situazione i due calciatori non siano nella necessaria condizione per affrontare gli impegni in programma nei prossimi giorni, la Federazione ha deciso di consentire il loro rientro presso i propri club, anche a tutela degli stessi".


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