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Tottenham, la ricostruzione dietro gli allenamenti all'aperto di Mourinho e Ndombele

di Ivan Cardia

L’allenamento nel parco, lo scoop, le scuse. José Mourinho è diventato suo malgrado protagonista di diverse polemiche oltremanica. The Athletic offre una dettagliata ricostruzione di come l’allenatore del Tottenham sia arrivato ad allenarsi così.

Tutto parte da Tanguy Ndombelé. La cui esperienza in Inghilterra fin qui non è stata entusiasmante. Il centrocampista vive a pochi metri da Mourinho e i due avrebbero pensato di allenarsi insieme in questo modo, anziché in streaming, anche per avere un contatto umano. Tra le motivazioni principali dello Special One, quella di ribadire al proprio giocatore la sua importanza nel progetto del Tottenham. Anche per questo, gli allenamenti sarebbero stati condotti dal tecnico e non da preparatori specialisti: più testa che fisico, insomma.

Sessegnon e Sanchez, situazione simile. Anche gli altri due calciatori “beccati” vivono nella zona e avrebbero pensato di allenarsi insieme. Tra di loro, non con Mourinho, col quale avrebbero avuto soltanto un breve incontro. Il problema è che in diversi di questi casi non è stata rispettata la regola dei due metri di distanza di sicurezza. Quanto ad Aurier, infine, il terzino si sarebbe allenato all’aperto e non avrebbe affatto incontrato Mou.


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