.

Nel 1925 gli negarono la Nazionale inglese per razzismo: una statua in onore di Jack Leslie

di Michele Pavese

In Inghilterra è stata lanciata una raccolta fondi per erigere una statua in onore di Jack Leslie, centrocampista che sarebbe dovuto diventare, nel 1925, il primo giocatore di colore a vestire la maglia della Nazionale inglese. Un sogno che gli fu negato proprio per il colore della pelle: "Il suo allenatore inviò una richiesta alla Federazione, dicendo che avrebbero dovuto farlo giocare contro l'Irlanda perché era bravissimo. Lo convocarono, ma quando scoprirono che era nero lo lasciarono a casa. Guardarono solo il colore della sua pelle", ha detto Lesley Hiscott, nipote di Leslie, alla BBC. Si sono dovuti attendere altri 53 anni prima che un calciatore di colore fosse convocato in Nazionale: il tabù fu infranto da Viv Anderson nel 1978. Leslie, nonostante il razzismo, riuscì a diventare un giocatore professionista (il primo e unico della sua epoca) con il Plymouth. Tra i promotori dell'iniziativa figurano anche il club inglese e lo stesso Anderson.


Altre notizie