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"Vlahovic migliore di Osimhen per 9 su 10". Tudor e un dualismo che sarà tormentone

di Raimondo De Magistris
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Chi preferite tra Dusan Vlahovic e Victor Osimhen? La domanda è stata posta domenica in conferenza stampa a Igor Tudor, allenatore dell'Hellas Verona che aveva appena perso a causa di una doppietta del centravanti nigeriano. In realtà, al tecnico croato era stata posta la stessa domanda anche nella conferenza della vigilia e Tudor ha prontamente detto di non cambiare idea dopo una partita: "Per lei chi è più forte? - ha detto al giornalista - Vlahovic è più forte, ma questo non toglie nulla a Osimhen, che è un fuoriclasse. In 9 su 10 dicono che è più forte Vlahovic".

Nel nostro ultimo sondaggio chiediamo a voi di scegliere. Ma il confronto che oggi mette in scena la Serie A non è banale perché oggi sono loro i numeri 9 che fanno più discutere. Perché in corsa per le prime quattro posizioni, perché appartenenti alla nuova generazioni di attaccanti. Col tutto il fascino che ciò porta con sé. Ciò non vuol dire dimenticarsi di Immobile, né aspettare senza curiosità la crescita ad altissimi livelli di Abraham o Scamacca. Ma oggi lì in alto, tra i nuovi 9, ci sono loro. Con Milan e Inter che invece si sono affidati a giocatori al tramonto della loro carriera (e che carriere, per Dzeko, Giroud e Ibra...)

Vlahovic porta sulle sue spalle l'eredità dei grandi numeri 9: dei Benzema, dei Lewandowski. Sarà poi la carriera del serbo a dirci se, davvero, arriverà a quei livelli. Ma è quel prototipo di centravanti lì: un bomber con grande fisico e altrettanta tecnica, che lavora per la squadra ma al contempo spietato quando deve segnare. Armonico nel suo saper fare bene tutto ciò che deve saper fare un attaccante. Lineare nella sua crescita che viaggia spedita perché questo ogni giorno gli dice di fare la sua testa: vedi i suoi miglioramenti e capisci che è tutto studiato, sudato. Sapeva in cosa doveva e deve migliorare e ci lavora. Ha bene in testa quali sono i suoi obiettivi.

Vedi Vlahovic e sei pressoché certo che la sua sarà una grande carriera. Vedi Osimhen, invece, e hai qualche dubbio in più. Non perché non abbia delle qualità sopra la media. Ma perché con Osimhen vai nel campo dell'ignoto: nel nigeriano c'è poco di lineare. Sgraziato ma dirompente. Poco elegante ma letale. E' un centravanti atipico, difficile da analizzare in presa diretta. Perché la prima impressione è quella di incompletezza, ma poi l'analisi post-gara ti indica altro. Ha lo stacco di Cristiano Ronaldo e una presenza aerea che ha pochi eguali: segna anche coi piedi, ma la scelta finale quando è lui a dover costruire l'azione da gol è aspetto da migliorare. Rispetto a Vlahovic, ha maggiori margini di crescita. Però nell'immediato sembra fornire meno certezze su quel che sarà: voi chi scegliereste?

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