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TMW RADIO - Iezzo: "Con Spalletti Osimhen può esplodere. Donnarumma un campione"

di Niccolò Pasta
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Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Gennaro Iezzo ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Ospite di TMW Radio, l’ex portiere del Napoli Gennaro Iezzo ha parlato del prossimo campionato di Serie A, analizzando l’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina degli Azzurri: “Il Napoli per due punti non si è qualificato alla Champions l’anno scorso, sappiamo com’è andata l’ultima partita con il Verona, ma la non qualificazione in Champions secondo me è figlia di errori fatti in passato nelle altre partite. Se ricordiamo la partita di Sassuolo, con il Cagliari, il Napoli non ha centrato l’obiettivo perché nel finale non è stata “cazzimmosa” per portare a casa il risultato. Spalletti trova un gruppo forte, forse quello che è mancato a Gattuso è l’esperienza. Ha fatto un lavoro importante ma forse è mancata l’esperienza che Spalletti ha sulle spalle e grazie a cui potrà gestire meglio quelle situazioni”.

Più complesso iniziare senza il sostituto di Demme o l’esterno sinistro?
“Sono due ruoli fondamentali. L’esterno sinistro è mancato negli ultimi anni, nulla me ne voglia Mario Ru, ma è mancato Ghoulam che era straordinario fino a quattro stagioni fa. Qualcosa va fatto. A centrocampo bisogna capire cosa vorrà fare Spalletti, anche se ha detto che cambierà spesso il modulo e non farà solo il 4-2-3-1. Ha bisogno di determinate qualità. Anche Demme non ha quelle qualità di play, così come Lobotka. C'è tempo per cercare sul mercato qualche giocatore che potrà fare al caso di Spalletti”.

Chi potrebbe essere il giocatore adattabile lì?
“Penso Lobotka, che sta provando nel pre campionato. Penso sia l’unico che possa ricoprire quel ruolo ma bisogna capire se si giocherà a due o a tre. In tutti i casi Lobotka potrà, nel frattempo, dare una mano al Napoli ma qualcosa va fatto in quel ruolo”.

Deve essere l’anno della consacrazione di Meret?
“Lo spero per lui, perché penso sia arrivato il momento di farla finita con i turnover. Non fa bene a nessun portiere, soprattutto a Meret che ha bisogno di continuità per dimostrare il suo valore, che ha mostrato dal suo arrivo a Napoli, facendo cose straordinarie. Poi per una decisione di Gattuso e prima di Ancelotti, abbiamo visto il turnover che ha penalizzato più Meret che Ospina, perché Ospina ha più esperienza”.

Come si è arrivati alla decisione del turnover tra coppa e campionato in porta?
“Finché si parla di competizione diverse si accetta, perchè se ci sono due portieri bravi - come ha il Napoli, con anche Contini che farà parlare di sé nel prossimo futuro - non va bene se lo si fa in una competizione come la Serie A. Può penalizzare un portiere giovane, purtroppo è un ruolo particolare che ha bisogno di continuità per dare tutto e far capire le qualità”.

Donnarumma al PSG quando sarà titolare?
“Io penso sarà lui il titolare, anche forte dell’Europeo da protagonista. Non penso non giochi lui, poi lì hai Navas che è un portiere straordinario e altri portieri. Penso che Donnarumma sarà titolare”.

A Donnarumma mancava la vetrina internazionale per fare il salto?
“Io penso che la consacrazione te la diano le competizioni importanti vinte. Gigio è un campione, gli serviva l’Europeo per la consacrazione definitiva. Ha l’età per arrivare a vincere il pallone d’oro”.

Donnarumma ha problemi nelle uscite?
“Non ho visto carenze, però parliamo di un portiere del ’99, che ha 4-5 anni per maturare. Penso che pian pianino zittirà chi è polemico su qualche qualità che Gigio non ha. Per me è un portiere completo e ha la personalità, non ha paura di prendere la palla in mezzo a venti giocatori. Tutte ste carenze non le vedo”.

Che stagione sarà per il Cagliari?
“Il Cagliari di base ha una squadra che secondo me può ambire a qualcosa in più della salvezza. Sono annate che capitano, nell’arco di un progetto ci stanno. Potranno fare meglio, poi bisogna investire ed è normale. Nel mercato che stiamo vedendo le operazioni sono sempre di meno, c'è gente che perde i giocatori più forti come l’Inter: la pandemia ha portato un cambiamento nel modo di pensare. Cragno? Penso che si guardi molto alla fisicità oggi, le squadre puntano a portiere di 194-195. Cragno fa cose straordinarie, forse non viene presto in considerazione perchè non ha una grande fisicità. Ha esplosività che gli permette di prendere palloni difficili, spero che abbia la possibilità di fare grandi campionati e fare esperienze importanti, al di là del Cagliari che è una squadra blasonata. Lui per le qualità che ha può fare cose più importanti”.

Musso è uno dei portieri più forti della A?
“La Champions sarà il banco di prova. È un portiere forte, ora va visto in queste competizioni che ti fanno capire dove puoi arrivare”.

La situazione Insigne può condizionare?

“Lorenzo è il capitano del Napoli e non lo vedo lontano da Napoli. Spetterà a lui, ora deve stare tranquillo ed esprimersi come fatto. È uno dei più forti in Italia, fa la differenza, il Napoli deve tenerne conto. Per il contratto discuteranno, il consiglio che posso dargli è stare tranquillo e le cose si aggiusteranno”.

Il Napoli non potrà offrirgli un aumento. Ora è una questione di cuore. Prevarrà il cuore?
“Io sono convinto di sì, magari non migliora il contratto ma lo prolunga e potrebbe permettergli di chiudere al Napoli da bandiera”.

Osimhen può creare un feeling speciale con Spalletti?
“Spalletti è sempre riuscito nelle sue gestioni a far rendere al massimo gli attaccanti. Penso che Osimhen abbia trovato l’allenatore giusto per la consacrazione. Lo sta dimostrando, ha voglia e fame ed è una componente importante. Con qualche miglioramento, nel fraseggio coi compagni per andare in campo libero e attaccare gli spazi senza palla, può fare bene”.

De Zerbi ha vinto in Champions, ha scelto con grande oculatezza lo Shakhtar?
“Mi dispiace non vederlo in Serie A, è tra i giovani quello che ha fatto meglio. Dispiace che club importanti non l’abbiano preso in considerazione ma ha trovato un ambiente che con la sua mentalità farà esprimere al meglio le sue idee per farlo diventare grande anche fuori dall’Italia”.

Ounas va ceduto?
“Io lo terrei, ho avuto modo di vederlo a Crotone e se gli si dà la fiducia e la possibilità può rendere alla grande anche a Napoli. È come Insigne, salta l’uomo e la differenza oggi la fanno giocatori così. Spero convinca la società a tenerlo a Napoli”.

Chi ti stuzzica come squadra?
“Spero il Cagliari possa dare qualcosina in più. Di base sono forti, poi arrivare a qualcosa in più si può fare”.

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