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LIVE TMW - Infantino: "Da tifoso Inter amo Icardi. VAR successo della Fifa"

di Simone Bernabei
Fonte: dall'inviato all'Executive Football Summits, Dario Marchetti
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Il presidente della FIFA Gianni Infantino, presente a Roma per l'Executive Football Summits 18/19, prende la parola dal palco dell'Hotel Parco dei Principi. Su TMW potrai seguire in diretta le dichiarazioni del massimo dirigente della FIFA:

18.19 - Sul Chelsea e lo stop al mercato per tesseramento di minori.
"Posso solo esprimermi su un caso concreto. C'è la possibilità che il Chelsea possa fare appello. Ci sono dei regolamenti e devono essere rispettati. Già in passato anche Real e Barça sono state sanzionate per il tesseramento di minori, forse dovremmo alzare la soglia di età. Dobbiamo proteggere i giovani e questo sicuramente è un ambito che presidieremo in futuro. Dopo venti anni serve ristudiare più nel dettaglio questa regola".

18.15 - Sulla decisione su un Mondiale allargato, la FIFA seguirà il consiglio della Uefa?
"Vedremo, discuteremo con tutte le associazioni. Dobbiamo fare in modo che tutti siano allineati. Abbiamo tutti delle diverse opinioni, ma dobbiamo rispettare i processi democratici. Noi presentiamo qualcosa di nuovo, parliamo di un investimento da 25 miliardi e subito pensano che ci sia qualcosa di storto. Il mondo aziendale è interessato al calcio. Esamineremo la questione in maniera rilassata, ma ora la Fifa ha un nome pulito e rispettabile. L'Uefa negli ultimi anni ha allargato le sue competizione, noi no. Ora vogliamo che si possa discutere di questo".

18.12 - Come si può aiutare l'Italia a far emergere i giovani?
"Presidenti fate giocare i giovani italiani. Bisogna capirlo e alcuni ci sono arrivati. In Spagna ad esempio sono tantissimi i calciatori che escono dalle giovanili. Ci sono esempi che dimostrano che si può essere vincenti anche formando i giocatori. E' una visione che bisogna avere. Mi auspico che le società facciano giocare i giovani italiani".

18.10 - Pensa che il paese Italia stia facendo abbastanza per il razzismo?
"Penso che il razzismo sia una piaga da combattere. Dobbiamo essere ancora di più attenti a quello che diciamo e come operiamo perché il calcio è un vettore incredibile. Non è un problema solo del calcio, ma della società italiana e non solo. Non è una scusa però per non fare niente. Bisogna educare e abbassare i toni. Nel calcio ci sta lo sfottò, ma non bisogna oltrepassare un limite e quando si tratta di razzismo bisogna intervenire con fermezza e sospendere le partite. Da solo il calcio non può occuparsi di questo e deve essere aiutato dal Paese che deve fare di più".

18.07 - Sulla situazione di Icardi all'Inter.
"Da tifoso dell'Inter amo Icardi. Si può recuperare. Non posso essere razionale in questa situazione. I procuratori? Mi piacerebbe che anche questa professione fosse regolamentata come le altre. Se prendiamo ad esempio gli Stati Uniti questa professione è ultra regolamentata, penso che noi con i nostri quadernetti dobbiamo ancora fare molto. Cerchiamo di proporre entro quest'anno qualcosa che sia a tutela di tutti".

18.03 - Su Emiliano Sala e la scelta del Nantes di rivolgersi alla FIFA per il pagamento da parte del Norwich di quanto pattuito prima dell'incidente aereo.
"Da quanto mi è stato riferito il Nantes si è rivolto alla Fifa. E' un litigio su un contratto, ma c'è una situazione umana che ci rende tristi. E' una cosa pazzesca quella successa. A questo punto l'unica cosa che voglio dire è abbracciare la sua famiglia. Al resto ci penseranno gli organi della Fifa e le due società a trovare un accordo".

18.02 - Lei ha ancora una visione romantica del calcio o ha paura che il business intaccare questo gioco?
"Ho una visione romantica di questo gioco, ma non sono cieco per non vedere un business crescente. Ben vengano gli investitori nel calcio. Noi tutti innamorati del calcio siamo prima felici di quanto succede in campo e di calciare un pallone perché ci sentiamo tutti delle stelle nel nostro ambito. Business e romanticismo possono andare d'accordo".

18.00 - Entro la fine dell'anno inizieranno le qualificazioni al Mondiale 2022. L'impressione è che lei tenga a una competizione a 48 squadre: è giusto insistere in questo senso?
"Penso che valga la pena analizzare la questione. E' chiaro che non è facile. La decisione dei Mondiali a 48 l'abbiamo già presa a partire dal 2026. Ora studiamo la fattibilità di poter anticipare già l'ampliamento al Qatar. Sarà oggettivamente molto difficile organizzare un Mondiale a 48 squadre solo in Qatar, essendo un paese piccolo, ma potremmo chiederci se giocare alcune gare in paesi limitrofi. La situazione geopolitica è complessa. Come Fifa sono nella bella posizione di poter fare calcio e non politica e dunque con forse un po' di ingenuità posso parlarne apertamente con tutti. Il Qatar è aperto per discutere. Come tempistiche, comunque, dovremo decidere entro giugno di quest'anno".

17.54 - Il Var funziona, ma non funzionano gli arbitri. Ci dobbiamo aspettare una rivoluzione anche nella classe arbitrale?
"E chi mettiamo Gesù Cristo? Sono esseri umani gli arbitri. Arbitrare oggi con la velocità che c'è è difficilissimo. Al Mondiale alcuni errori ci sono stati e continueranno ad esserci. La perfezione non ci sarà mai. L'arbitro prende il 95% delle decisione giuste, poi ne canna una e gli vogliamo sparare. Con la Var dobbiamo riconoscere che c'è stato un miglioramento. Oggettivamente grazie alla Var siamo qualcosa di meglio rispetto a quello che eravamo prima. Cercheremo di essere il più vicini possibile alla perfezione. Abbiamo visto anche che la Var ha reso più fluido il gioco e con il tempo miglioreranno arbitri e funzionamento. Cerchiamo di sostenere gli arbitri anche quando sbagliano contro la propria squadra del cuore. Anche noi dirigenti dobbiamo abbassare i toni".

17.46 - Inizia la conferenza. Prende la parola Infantino: "Buon pomeriggio a tutti. E' un piacere essere qui a Roma. Vorrei ringraziare la Figc e tutto lo staff della federazione che ha fatto un lavoro eccellente in questi giorni. Approfitto della presenza di Gabriele (Gravina, ndr) per il lavoro fatto dopo l'elezione. Questi Summits della Fifa fanno parte di una nuova gestione. Più aperta e trasparente. Vogliamo discutere con tutti in modo rispettoso. Negli scorsi anni abbiamo parlato di calcio giovanile e femminile. Ora ci siamo soffermati sull'idea di una Nations League a livello mondiale. Abbiamo parlato di un Mondiale per Club in maniera diversa. Una competizione più importante e strutturata meglio. Vogliamo creare un vero mondiale e non un torneo come abbiamo oggi. Abbiamo parlato del Mondiale del Qatar per aumentare il numero delle partecipanti così da far entrare anche l'Italia (ride, ndr). Ci siamo soffermati sul calcio femminile ovviamente. Per finire abbiamo parlato di Var e dell'introduzione al Mondiale. E' un successo della storia recente della Fifa e un aiuto per l'arbitro. Vogliamo essere una Federazione moderna e innovatrice".

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