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L'Inter supera il Parma, ma che fatica! 2-1 ai supplementari, Inzaghi ai quarti di Coppa Italia

di Ivan Cardia
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Inter batte Parma 2-1: Lautaro e Acerbi firmano a rimonta dopo il vantaggio di Juric.

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In Inghilterra, pochi calciatori temono qualcosa più delle cold nights at Stoke. L'Inter si regala da sola una fredda notte a San Siro che proprio nessuno si aspettava, ma alla fine ne esce viva. I nerazzurri battono 2-1 il Parma negli ottavi di finale di Coppa Italia, staccandosi il pass per i quarti dove affronteranno la vincitrice di Atalanta-Spezia, in campo il 19 gennaio. Ma agli uomini di Simone Inzaghi servono gli straordinari, intesi come tempi supplementari, e anche qualcosa in più: un meraviglioso gol di Stanko Juric, pur non bastando ai ducali per salutare il Meazza con qualcosa di più della testa alta - anzi altissima - costringe i padroni di casa a una serata di inseguimento e fatica. Ci vogliono il solito Lautaro Martinez, in campo 120 minuti nonostante una caviglia dolorante, e il fedelissimo Francesco Acerbi a ribaltare un risultato che avrebbe avuto del clamoroso. In una serata segnata da cori e striscioni per Skriniar, dalla cinquantesima di Buffon alla Scala del Calcio, dai 40mila di San Siro in un gelido martedì di gennaio (record per questa fase della competizione, ma sarà battuto già domani da Milan-Torino), emergono le fragilità e per la prima volta in stagione anche le presunzioni della formazione nerazzurra. A spiegarle, non basta la piena emergenza, che peraltro sarà replicata sabato contro il Verona in campionato. Quanto agli ospiti, in un'annata non sempre felice, per il Parma un risultato del genere può valere molto più che un grandissimo attestato di stima: fino al novantesimo, o quasi, i crociati sono stati virtualmente qualificati.

Le scelte iniziali: turnover per Inzaghi, Buffon torna a San Siro. Della formazione tipo nerazzurra resistono soltanto Onana, Bastoni e Lautaro, più Dumfries che rientra da titolare. Ma del resto Inzaghi ha le scelte praticamente obbligate visti gli infortuni. Nei ducali da segnalare il ritorno a San Siro di SuperGigi, avversario dell'Inter per la quarantaduesima volta in carriera. Attacco leggero col Mudo Vazquez centravanti.

Il Parma sorprende San Siro: 1-0 a fine primo tempo. Fischi a Buffon, cori per Skriniar. Saranno tratti distintivi della gara, tra la rivalità per il vecchio avversario e la speranza che il difensore slovacco rinnovi. In campo, il primo brivido ai quarantamila di San Siro lo regala D'Ambrosio, che per poco non la combina grossa in avvio di gara. Grande equilibrio in campo, lontano da quel divario che sarebbe pur lecito attendersi: l'Inter fa la gara, ma non trova grandi sbocchi e anzi De Vrij deve impegnarsi per fermare una pericolosa scorribanda di Sohm. Al 23' la prima vera occasione: Bastoni pesca Gosens a sinistra. Lo scarico è perfetto per il piattone destro di Gagliardini, che però manca la porta difesa dall'ex capitano della Juventus. Altra chance nerazzurra poco dopo la mezzora: Correa di un soffio fuori, ma sarebbe stato annullato per fuorigioco di Mkhitaryan. Al 39' l'imprevedibile: verticalizzazione del Parma, il tacco volante di Sohm pesca Juric. Il croato, subentrato a Man dolorante, ci pensa un secondo, poi sistema il pallone e spara una sassata da fuori area che lascia di pietra Onana: 1-0 dei crociati a un soffio dalla fine del primo tempo. Al 44' il Parma "rischia" il bis: sinistro al volo da fuori di Benedyczak, Onana deve volare a mettere in corner e salvare i nerazzurri da un duplice passivo che sarebbe stato davvero clamoroso.

Lautaro all'ultimo. Nessun cambio alla ripresa delle ostilità, non cambia neanche la capacità dei padroni di casa di incidere e persino di portare un qualsivoglia pericolo alla porta di Buffon, fischiatissimo anche a inizio secondo tempo, che giocherà sotto la Curva Nord nerazzurra. Superata l'ora di gioco, Inzaghi tenta il tutto per tutto: dentro anche Dzeko con Lautaro e Correa che rimangono a formare un tridente quasi inedito. Pur senza effetti concreti nell'immediato, i nerazzurri alzano quantomeno baricentro e intensità, alla ricerca del pareggio. Disperata e infatti confusionaria, in una gara fatta di tanti, troppi errori tecnici e una pericolosa fragilità di squadra. Gli ultimi cambi di Inzaghi sono la fotografia di quel che (non) c'è in panchina: dentro Darmian e Acerbi nel momento in cui si dovrebbe spendere per il forcing finale. Il risultato, però, dà ragione al piacentino, anche se i nuovi entrati c'entrano poco: lancio lungo di Asllani, respinta corta della difesa crociata e bordata di Lautaro. L'1-1 dell'Inter arriva quando meno ce lo si aspetta, e con un po' di apprensione per il Meazza visto il lungo check al VAR per scongiurare un fuorigioco attivo di Dzeko. Trovato il pari, i padroni di casa sfiorano anche il vantaggio: azione super del Toro, girata al volo del bosniaco. Ma tra i pali del Parma c'è un signore di quasi 45 anni che è con buone probabilità il miglior portiere della storia e si va ai supplementari.

Il primo tempo supplementare si apre con buona verve da parte del Parma: pericoloso Camara, attento Onana. L'Inter si affida alle sgasate di Bellanova, che a destra riesce a fare il vuoto anche se l'ultima scelta non è sempre la migliore. Altro brivido nerazzurro quando Gagliardini manda in porta Mihaila: il destro a incrociare del romeno lambisce il palo alla destra del portiere dell'Inter. 1-1 al 105' e si va avanti.

Acerbi ripaga Inzaghi. Con i rigori che ormai sembrano segnati nel destino della serata, l'Inter continua i propri attacchi all'arma bianca per evitarsi almeno questa lotteria. A ripagare la fiducia di Inzaghi è il fedelissimo Acerbi: stop sontuoso e cross rapido di Dimarco dalla sinistra, la ribattuta di Buffon è preda del difensore centrale, che di testa manda alle spalle del portiere ducale. 2-1 a dieci minuti dalla fine.

INTER-PARMA 2-1
(89' Lautaro, 110' Acerbi; 39' Juric)

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