Menù Notizie

Fiorentina-Inter 1-2, le pagelle: Lukaku last minute. Kouamé batte un colpo

di Pietro Lazzerini
Foto
© foto di Federico De Luca 2021

Fiorentina-Inter 1-2
Marcatori: 40' Vidal, 57' Kouamé, 119' Lukaku

FIORENTINA

Terracciano 6 - L'intervento disperato su Sanchez si tramuta nell'episodio chiave del primo tempo: il tackle sul cileno sfugge a Massa, ma non al VAR, che interviene e concorre a far assegnare il penalty ai nerazzurri. Sicuro con i piedi su Hakimi poco prima del novantesimo, miracoloso su Lukaku, che lo beffa a tempo scaduto.

Milenkovic 6 - Monta la guardia su Perisic, che nel secondo tempo alza i giri e lo coglie talvolta di sorpresa. Lui però non perde la bussola e sa arrabattarsi.

Quarta 6 - Contraerea solida ed efficace, anche perché l'assenza dall'inizio di Lukaku agevola non poco quel tipo di lavoro. Graziato da Lautaro dopo uno svarione in avvio di ripresa, troppo morbido (e stremato) in chiusura sul gigante belga nell'episodio decisivo del match.

Igor 6,5 - Nemmeno l'onda Hakimi lo scalfisce: il marocchino è arma letale per antonomasia, ma lui, insieme al bastione viola, resiste colpo su colpo.

Caceres 6 - Nel primo tempo Perisic non è particolarmente tagliente nelle sue sortite su quel lato, e lui riesce a contenerlo con discreto agio. In appoggio alla manovra, però, palesa qualche limite. (Dal 53' Venuti 6,5 - Pimpante e subito in partita: ottime risposte per Prandelli).

Bonaventura 6 - Non sembra particolarmente a suo agio in una posizione un po' improvvisata per il forfait dell'ultimo minuto di Borja Valero. Si adegua come può e ci mette tanta volontà, crescendo nel secondo tempo.

Amrabat 6,5 - Il tandem con Bonaventura è ben assortito, come lo sarebbe stato con Borja Valero. Muscoli e sostanza che pareggiano l'estro del partner. E nel confronto con la mediana muscolare dell'Inter non capitola: tutt'altro, si fa valere con grande caparbietà.

Biraghi 6 - Quel piede meriterebbe qualche sortita in più sulla sinistra. Qualche eccesso di zelo, dunque, ma nel complesso è ordinato e sbaglia poco su quel lato.

Castrovilli 7 - Il tackle da ultimo difensore su Lautaro in avvio di gara è la Polaroid della sua smania di spaccare in due la partita dopo l'assenza forzata in campionato. Per lunghi tratti, tuttavia, predica nel deserto. Cresce insieme alla squadra dopo l'intervallo e indica la via con le sue giocate.

Eysseric 4,5 - L'avvio non promette particolarmente bene: fallo tattico un po' precipitoso su Lautaro che gli costa l'ammonizione dopo sei minuti. Non occupa una posizione strategica, ma è limitato in alcune scelte. Prestazione pallidina: non a caso, è il primo a rientrare alla base. (Dal 52' Vlahovic 6 - Tanto parapiglia, anche se non sollecita Handanovic. Ci prova).

Kouamé 7 - Prandelli lo carica alla vigilia e lo schiera al centro dell'attacco in una partita certamente non banale. Lui bascula sul fronte d'attacco senza produrre alcunché, fino alla serpentina che prima induce in errore Massa, corretto poi dall'intervento del VAR. Nel secondo tempo raddrizza il match con una sventola che Handanovic non vede nemmeno partire. (Dal 97' Callejon 6 - Ingresso non indimenticabile, ma si adegua al canovaccio).

Cesare Prandelli 6 - Carattere e tenacia: questa partita, risultato a parte, dimostra che la squadra è viva e crede nel suo tecnico. Per il resto, le lacune da colmare di certo non mancano.

INTER

Handanovic 6: Non compie interventi fino alla metà della ripresa dove si fa trovare pronto su Bonaventura. Sul gol di Kouamé non può assolutamente niente.

Skriniar 5,5: Tanti falli e qualche sbavatura nel primo tempo e modus operandi che si ripete nella ripresa con Conte costretto a cambiarlo per evitare il rischio cartellino rosso. (Dal 61' De Vrij 6: Ordinato e sempre attento anche negli attacchi sporadici ma decisi che porta la Fiorentina in zona Handanovic).

Ranocchia 7: Grande partita del centralone eterna riserva. Poche sbavature e tanti interventi di testa. Autoritario, guida la difesa senza sbavature.

Kolarov 6: Da lui ci si aspetta altra qualità in fase di impostazione. Alla fine merita la sufficienza ma non è il giocatore che Conte sperava potesse fare la differenza.

Young 6: Poco propositivo in avanti anche se fa buona guardia in difesa. Conte lo sostituisce per dare maggiore spinta e un'alternativa per segnare. E ha ragione. (Dal 69' Hakimi 6: Entra in partita come un treno alta velocità. Va vicino al gol e mette in difficoltà la difesa viola. Ha un altro passo rispetto ai compagni anche se nel finale cala di ritmo trascinato al ribasso dai compagni).

Vidal 6,5: Primo gol in maglia nerazzurra per il cileno che si sblocca con un rigore battuto centralmente. E pensare che non doveva nemmeno giocare titolare ma grazie al forfait di Sensi si scrolla di dosso il peso del gol. (Dal 94' Brozovic 6: Entra per dare una mano ad Eriksen nella gestione del pallone ma sembra nervoso e falloso. Alla fine si porta a casa la sufficienza perché nel momento della spinta decisiva è comunque coinvolto nelle azioni più importanti).

Eriksen 6: Non aveva mai giocato 90 minuti in stagione, questa volta ne gioca 120. Da play. Un ruolo che fatica a vestire ma che man a mano è riuscito a fare parzialmente suo. A sprazzi sparisce ma da un suo tiro nasce l'azione del rigore e anche nei supplementari impegna Terracciano con un tiro da fuori. Se non dovesse essere ceduto, potrebbe trovare spazio in questo inedito ruolo.

Gagliardini 6: Partita solida a centrocampo senza colpi di classe o giocate da ricordare ma anche condita da pochi errori. (Dall'81' Barella 7: Entra e l'Inter cambia passo. L'assist al bacio per Lukaku vale il voto alto).

Perisic 6: Torna titolare e non demerita. Quando attacca con decisione è pericoloso, qualche volta però si scorda la decisione e il passo non basta.

Lautaro 5: Sbaglia un'occasione clamorosa a inizio ripresa dopo un primo tempo di sacrificio. Col passare dei minuti si allontana dal gioco e costringe il mister al cambio. (Dal 69' Lukaku 7: Sempre decisivo. Entra nella ripresa e nei supplementari, dopo aver preso le misure su angolo, segna il 2-1 che spinge l'Inter verso il derby contro il Milan in Coppa Italia).

Sanchez 6: Spazia in lungo e in largo ed è molto prezioso anche quando interrompe le azioni avversarie con intercetti in ogni parte del campo. Il suo voto scende di mezzo punto per la clamorosa occasione che si mangia nella ripresa a un metro dalla linea di porta.

Conte 6: Vede i fantasmi di Coppa quando Kouamé segna il pareggio e l'Inter non riesce a trasformare in gol le tante occasioni create. I cambi con la panchina nettamente di maggiore valore rispetto a quella della Fiorentina, gli permette di cambiare passo ma non di risparmiarsi i supplementari in una settimana importantissima visto il big match contro la Juventus previsto per domenica. Alla fine, l'obiettivo viene comunque centrato. Magari solo con un po' di ritardo.

Altre notizie
Giovedì 23 Maggio 2024
05:00 Nato Oggi... Daniele Massaro, vincitore di un Mondiale senza mai giocare. Ma determinante in Coppa Campioni 04:30 Altre Notizie Le partite di oggi: il programma di giovedì 23 maggio 01:26 Serie A Il vecchio e il predestinato: Xabi Alonso vincerà ancora, ma che lezione da Gasperini 01:00 Serie A Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 22 maggio 00:57 I fatti del giorno L'Atalanta interrompe la maledizione italiana ed entra nell'albo d'oro dell'Europa League
00:55 Serie A Prima l'Inter, poi Agnelli: doppia frecciata di Gasperini dopo la vittoria dell'Europa League 00:53 I fatti del giorno Trionfo Atalanta a Dublino, la stella è Lookman. Gasperini al settimo cielo, ma ora che fa? 00:49 I fatti del giorno Il Bayer Leverkusen non è invincibile: il primo ko stagionale arriva nella partita più importante 00:45 I fatti del giorno L'Inter è ufficialmente di Oaktree. E c'è già stato il primo incontro con Marotta 00:41 I fatti del giorno La Roma dà il via al nuovo corso: ecco l'uomo mercato che costruirà la squadra a De Rossi 00:38 I fatti del giorno C'è il Cagliari di mezzo, ma la Fiorentina pensa già ad Atene. Le voci dal Media Day viola 00:34 I fatti del giorno Ore calde in casa Milan: da Fonseca all'incontro con lo Stoccarda per Guirassy, il punto 00:30 Serie A TOP NEWS Ore 24 - L'Atalanta schianta il Bayer Leverkusen e vince l'Europa League! 00:29 Serie A Ag. Caprile: "Futuro? Irrispettoso parlare di qualcosa che va contro il momento" 00:27 Serie A Sofia Goggia: "L'Atalanta incarna i valori del popolo bergamasco proprio come me" 00:25 Calcio estero Bufera su Camara, la Federcalcio maliana lo sostiene: "Rispettare la libertà di espressione" 00:23 Serie ATMW Atalanta in trionfo a Dublino, a Bergamo scoppia la gioia. Le immagini della festa in città 00:22 Serie A Gasperini sul futuro: "Devo scegliere tra una moglie con figli e una donna bellissima..." 00:19 Serie C Vuthaj: "All'Audace Cerignola ho trovato un gruppo fenomenale. E un ambiente sano" 00:18 Serie A Atalanta, con l'Europa League doppia (tripla) Supercoppa: c'è anche la sfida alla LDU Quito 00:17 Serie A Fiorentina, Italiano: "Sarò felice di essere protagonista nell'ultima partita di Ranieri" 00:16 A tu per tu …con Gianluca Atzori 00:15 Serie A Zappacosta alla seconda Europa League: "Con l'Atalanta più bello che col Chelsea" 00:13 Serie A Trionfo Atalanta, Marcolin: "Decisiva la mentalità degli attaccanti, come Eto'o con Mou" 00:12 Calcio estero Esame per agenti FIFA in Spagna, sede della Federcalcio col Wi-Fi fuori uso: test rinviato 00:11 Serie ALive TMW Atalanta, Lookman MVP a Dublino: "Partita fantastica, dal primo minuto all'ultimo" 00:10 Serie ATMW L'Atalanta alza al cielo la Coppa. Le straordinarie immagini della premiazione a Dublino 00:09 Serie ATMW Juventus, rivoluzione non solo in panchina: in arrivo il chief scout Serra dal PSG 00:08 Serie A Inter, Calhanoglu saluta Zhang: "Hai creduto in me quando nessuno lo faceva" 00:06 Serie A Atalanta, Ruggeri: "Serata spettacolare per tutti. Per me soprattutto, sono figlio di Zingonia"