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Brunori: "Dentro di me ho sempre voluto tornare al Palermo. Io bandiera? Mi farebbe piacere"

di Tommaso Maschio

“Sono stati giorni impegnativi, ma la mia priorità era quella di continuare con il Palermo, la Juventus lo sapeva. Le richieste fanno sempre piacere, ma la mia volontà era chiara e ringrazio la società per aver fatto un grande sforzo per riportarmi qui”. Esordisce così Matteo Brunori, vecchio-nuovo bomber del Palermo, nella conferenza stampa di presentazione soffermandosi anche sulle voci di mercato che lo hanno riguardato: “Ci sono state voci anche in Serie A, ma dentro di me sentivo di voler tornare qui, mi sento pronto e voglio continuare il cammino iniziato lo scorso anno. Non prometto gol o numeri, ma sono più maturo, conosco il mister e i compagni e questo è un punto di partenza importante. È arrivato il momento di dimostrare qualcosa di importante e lo voglio fare con questa maglia. Siamo quelli dello scorso anno, poi sarà la società a decidere se migliorare la squadra ricordando che il gruppo è stato il punto di forza della scorsa stagione. L’ingresso di City Group è solo un orgoglio, per tutti. Faranno sforzi importanti, lo merita Palermo. - continua Brunori come riporta Stadionews.it - Pressioni? Fanno parte del calcio e sono il suo bello, non ne sento e non voglio sentirne perché i miei compagni mi hanno sempre dato la giusta responsabilità e sento di dover aiutare il Palermo e mettermi a disposizione della squadra. Ho firmato fino al 2026, per me è un orgoglio stare a Palermo, diventare una bandiera può solo fare piacere, ma nel calcio devi sempre dimostrare, ogni anno. Spero di ripagare la fiducia e l’affetto della gente. Serie B? Sarà un campionato difficile, ma anche stimolante. Ci siamo guadagnati questa categoria e ci meritiamo di confrontarci con giocatori importanti per dimostrare di non essere da meno. Moro? Fa piacere, mi dà anche qualche motivazione in più. Lui è un giocatore importante, giovane, accetto la sfida molto volentieri. Gli faccio un grande in bocca a lupo, ci vediamo in campo”.


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