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Zenga: "Italia protagonista come a Euro 2020. Martinez? Se l'Inter lo segue è perché vale"

di Pierpaolo Matrone

Walter Zanga, ex portiere e oggi allenatore, è intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti a margine della Milano Football Week: "La partita inaugurale non è mai facile, ma bisogna sempre essere ottimisti e pensare positivo. Sarà un girone molto difficile, ma noi abbiamo le nostre armi".

Le regole di Spalletti tipo quella sulla Playstation?
"Ma perché date più attenzione alle banalità che ad altro? Non ha detto che non si gioca alla Playstation, ha detto semplicemente quello che dicono tutti gli allenatori del mondo ai propri giocatori, ossia di non fare tardi. Avrà sicuramente le sue regole, come tutti i tecnici, e devono essere giustamente seguite da chi fa parte di questo gruppo".

Cosa manca all'Italia?
"Non è questione di cosa manca, ma se guardi anche Portogallo, Spagna, Croazia ci sono tanti talenti, mentre da noi ci sono più di 90 giocatori della Serie A all'Europeo. Vuol dire che anche il campionato italiano sta crescendo. Ci sono dei deficit in qualche ruolo, coperto dagli stranieri, ma l'Italia può essere protagonista come tre anni fa".

L'Europeo può rilanciare Chiesa?
"Sì, decisamente sì. Anche se arrivi con le pile scariche, l'Europeo è una competizione che ti dà adrenalina. Se resta o no alla Juve lo saprà lui e non credo che sia ".

L'Italia ha la batteria di portieri più forte d'Europa?
"Sì, se pensiamo anche a Di Gregorio e ai giovani come Caprile che stiamo crescendo".

Inzaghi, Barella e Lautaro rinnoveranno. Ai suoi tempi funzionava così?
"Non c'erano queste trattative, erano molto diverse. Io sono arrivato quasi a rompere e andar via un'estate per motivi contrattuali, quindi non sono novità, ma oggi le gestiscono in maniera differente. C'è stato un cambio societario, ci sono i rinnovi, ci sono opzioni già valutate. Non vedo questi tre lontani dall'Inter".

Le piace Martinez per l'Inter?
"Se si parla di un giocatore è perché l'hanno seguito e sanno che vale, come hanno fatto con Bento ed altri. Poi ci sono cose che si possono fare e cose che non si possono fare".


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