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Weah: "Timothy può crescere ancora. Sono stato molto felice quando ha firmato per la Juve"

di Alessio Del Lungo

Una leggenda come George Weah non poteva non essere invitato al Festival dello Sport di Trento. L'ex attaccante del Milan ed ex presidente della Liberia, tra i tanti temi trattati, ha inevitabilmente parlato anche del figlio Timothy a La Gazzetta dello Sport: "Sono contento, la Juventus è la squadra per cui tifo. Io da piccolo impazzivo per Platini, avevo in testa solo lui. Ma quando giocavo contro la Juve facevo sempre gol perché quello era il mio lavoro.

Voglio solo che Timothy abbia una bella carriera, mia moglie è stata la prima che lo ha sostenuto. Io gli ho detto di essere disciplinato e paziente, perché la pazienza è una virtù. Io stavo in panchina, poi è arrivato il mio momento e ho giocato: spero che lui abbia una carriera come la mia, meravigliosa, ma deve lavorare sodo. Sono stato molto felice quando ha firmato con la Juventus, ma lui può crescere ancora".

Gioca con gli Stati Uniti, ha sperato che giocasse nella Liberia?
"Era pronto per prendere una decisione così importante. Avrebbe potuto giocare per la Liberia, ma mi ha detto che è nato a New York, lì ci sono i suoi amici e il suo obiettivo è giocare con i compagni di nazionale con cui è cresciuto".


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