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Pilastro irrinunciabile di Baroni, Gila non ha fretta di rinnovare. Ma la Lazio non può rischiare

di Yvonne Alessandro

L'escalation sensazionale e per certi versi inaspettata di Mario Gila è una nota lieta per la Lazio e Marco Baroni. Ci sono voluti mesi e l'emergenza infortuni per scendere in campo da titolare in quel match a Salerno il 25 novembre scorso, ma da quel momento il 24enne spagnolo ha dimostrato di essere di fatto la prima scelta della retroguardia biancoceleste.

L'attuale allenatore, Marco Baroni, lo ha atteso per più di un mese dopo l'infortunio e conseguente stiramento subito in prossimità della partenza per il ritiro e Gila ha dovuto saltare le prime tre gare di campionato. Poi le ha giocate tutte e i numeri avvalorano ulteriormente la qualità di questo giocatore: record di duelli (59) tra i difensori - riporta Il Corriere dello Sport -, 16 contrasti, 14 respinte difensive e ben 52 passaggi riusciti di media (Rovella per intenderci 56).

Numeri a parte, la Lazio fin quanto potrà godersi Gila? Un quesito che assilla le menti di molti: il centrale spagnolo ha firmato un contratto fino al 2027, sulla carta è blindato, ma guadagna "solo" 1 milione di euro. Al momento - riferisce il quotidiano romano - lo spagnolo non ha fretta di prolungare l'accordo. Ma considerando il prezzo del cartellino schizzato alle stelle rispetto ai 6 milioni versati dal Real Madrid nel 2022, non resta che al club biancoceleste capire la prossima mossa, onde evitare brutte sorprese. In estate sono circolati parecchi rumors di un interessamento delle merengues nel riprendere Gila e lo stesso spagnolo aveva messo di aver ricevuto offerte, tuttavia declinate.


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