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Lazio, a un passo dalla consacrazione: cosa manca ancora a Isaksen?

di Lorenzo Beccarisi

Sembra mancare sempre un soldo per fare una lira a Gustav Isaksen, esterno danese su cui Baroni ha deciso di puntare dandogli continuità nell’ultimo mese in campionato. Il classe 2001, arrivato nell’estate del 2023 alla Lazio per 12 milioni più 4 di bonus, deve ancora trovare il primo gol in campionato nonostante i tanti minuti che gli ha concesso il tecnico biancoceleste. Un assist prezioso a Torino e poco altro, Isaksen deve crescere nella fase realizzativa se vuole diventare quel giocatore in grado di fare la differenza e aggiungere ulteriore imprevedibilità all’attacco della Lazio. Contro l’Empoli tante situazioni potenzialmente pericolose, tante volontà che però il danese non è riuscito a trasformare in concreto. “Isaksen per me ha fatto una buona partita, ha creato scompiglio e ha puntato l'uomo, gli è mancata la giocata decisiva che ha fatto Pedro, ma lui si è costruito queste giocate nel corso della sua carriera” ha detto Baroni in conferenza post Lazio-Empoli per proteggere il danese e cercare di dare fiducia allo stesso Isaksen.

I margini della fascia destra

Da inizio stagione nelle prime sette giornate di campionato si sono alternati ben tre titolari nel ruolo di ala destra. Ha iniziato Noslin nelle prime due gare contro Venezia e Udinese, Tchaouna ha giocato dal primo minuto contro il Milan all’Olimpico, mentre dalla sfida con il Verona della quarta giornata è sempre stato scelto Isaksen. “Gustav come Noslin, Tchaouna o Dele diventeranno fortissimi, li metterò in campo anche se potranno fare delle partite sottotono. Solo giocando possono migliorare” ha insistito Baroni post Empoli, che dunque darà continuità a questi ragazzi per farli crescere. I margini ci sono tutti, c’è la possibilità di incidere ancor di più e concretizzare quel potenziale che comunque si sta vedendo anche in queste gare. L’eventuale esplosione di uno dei possibili titolari sulla destra renderebbe ancor più imprevedibile un quartetto offensivo che tra Dia, Castellanos e Zaccagni è già a quota 13 gol realizzati tra Serie A ed Europa League nelle prime otto partite ufficiali.


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