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Jacobelli sul ko del Milan a Parigi: "All'inferno e senza ritorno. La differenza tra Mbappè e Leao"

di Simone Lorini

Xavier Jacobelli, in un'analisi della gara di ieri del Milan a Parigi sul Corriere dello Sport, ha parlato del momento difficile della squadra di Pioli, reduce da due ko in tre giorni: "In tre giorni il Milan è andato all’inferno e lì è rimasto. Prima la sconfitta con la Juve, poi la resa incondizionata al PSG che non ha mai vinto la Champions League e dagli ottavi in poi patisce le gare a eliminazione diretta, ma nella fase a gironi è tremendo: nelle ultime cinque edizioni ha perso solo 5 partite su 33, inanellando 21 vittorie e 7 pareggi. Adesso, la qualificazione si complica maledettamente per i rossoneri, ultimi e scavalcati dal Borussia che, battendo il Newcastle, l’ha agganciato.

La verità, lapalissiana e cruda è che il Psg ha Mbappé, un micidiale Mbappé e il Milan ha Leao, un deludente Leao: in Europa la differenza si nota, come si nota che i rossoneri in tre partite non hanno mai segnato. Eppure, nella bolgia del Parco, la partenza a razzo dei francesi non aveva intimorito più di tanto gli avversari i quali hanno avuto il merito di non scomporsi, prendendo progressivamente campo. E, questo, nonostante l’abbrivio difficile di Thiaw, poi sostituito da Calabria nella ripresa: a San Siro, l’errore fatale contro la Juve aveva lasciato il Milan in dieci dal 40’; a Parigi, l’ammonizione dopo appena 227 secondi, decisa dal troppo casalingo arbitro sloveno VIncic che ha graziato a ripetizione i ruvidi interventi francesi e ha diretto male".


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