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Solo l'Italia poteva battere questa Spagna

di Andrea Losapio
Fonte: Dall'inviato a Udine

Il tre a uno di Bologna aveva fatto illudere un po' tutti. Da chi pensava che con Chiesa, Barella, Pellegrini, Kean, Zaniolo e compagnia calciante potevano essere raggiunti i livelli di Cesare Maldini, oltre che per una questione ambientale, con tutta una Nazione a tifare per gli azzurrini. Bologna sembrava l'inizio delle Notti Magiche, finite anche troppo presto per una scelta cervellotica da parte della FIFA, giocando una fase finale di una competizione con solamente dodici squadre, di cui quattro alle semifinali.

È stato un peccato, ma solo l'Italia poteva battere questa Spagna. Era l'unica per qualità tecnica e per esperienza. Sia la Francia che la Germania presentate erano inferiori, per non parlare della Polonia, inconsapevole giustiziere azzurra e squagliatasi sotto le botte delle Furie Rosse. Una squadra che però poteva presentare Dani Ceballos, migliore under21 del 2017. Poi Dani Olmo, talento della Dinamo Zagabria, oppure Paco Fornals, inseguito dal Napoli nello scorso inverno. Oppure, proprio del Napoli, Fabian Ruiz.

Così nella notte di Udine appaiono decisamente nostalgici i fiocchi azzurri quando la Spagna alza il trofeo, sperando forse che fosse Mandragora, oppure lo stesso Chiesa. Campeones, Campeones. Ed è più che giusto così.


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