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Galloppa: "Se i ragazzi sono forti, vale la pena buttarli nella mischia della prima squadra"

di Tommaso Bonan
Fonte: dall'inviato, Alessandro Sticozzi

Tra le voci che arrivano dal Memorial Maestrelli, in corso di svolgimento presso il Teatro Comunale di Latina, c'è anche quella di Daniele Galloppa (allenatore della Primavera della Fiorentina). Queste le sue parole dal palco: "La partita, vissuta dalla panchina, si vive male. Soprattutto le prime volte, quando sei abituato a giocare, pensi di poter scegliere da fuori quel che faranno i calciatori in campo. Mi ritrovo tanto nelle emozioni che vivono i ragazzi in campo. Mi è servito tanto, soprattutto per le emozioni riferite alla sofferenza, portare empatia verso i ragazzi infortunati. Io ne ho avuti di gravi e quest’anno due nostri ragazzi si sono rotti il legamento crociato. Stare vicino a loro ha aiutato me, prima che loro.

Il ricordo va subito a Joe Barone, quando penso alla connessione del progetto tra la Primavera e la prima squadra. Il Presidente e Joe volevano tanto la spinta da sotto, che arriva grazie allo splendido centro sportivo che invito tutti a visitare. La spinta da sotto è evidente, perché questa Fiorentina ha elementi che sono passati per il vivaio. A volte aiuta fare passaggi oltre il Campionato Primavera. Oltre il nostro campionato, stare in uno spogliatoio da grandi, può aiutare caratterialmente. Quando i ragazzi sono forti, in Primavera, spesso varrebbe la pena buttarli più nella mischia della prima squadra".


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