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Chivu: "Roma, non è facile assorbire tutto. Con De Rossi sono rimasto sorpreso due volte"

di Alessio Del Lungo

C'è un po' di caos, forse troppo in casa Roma e la cosa non sta facendo piacere ai tifosi e all'ambiente, che si aspettavano qualcosa di totalmente diverso. Cristian Chivu non è di parere molto opposto e nell'intervista a La Gazzetta dello Sport lo ha in qualche modo fatto capire:

"La qualificazione in Champions l'ha già mancata di poco lo scorso campionato. Adesso si vive una fase di grande cambiamento, non è facile assorbire tutto, bisognerà vedere quanto velocemente i giocatori si adatteranno a Juric e al suo stile. Mica è semplice, anche perché ormai sono al terzo tecnico in meno di un anno. Certo, per status dico che la Roma dovrebbe sempre ambire a giocare la Champions".

L'ha sorpresa l'esonero di De Rossi?
"L'ho vissuto da compagno e da avversario. E per nessuno come per lui potrei dire che si vedeva che sarebbe diventato allenatore. Era un giocatore cerebrale. Sono rimasto sorpreso due volte: prima quando l'hanno chiamato al posto di Mou e poi adesso che l'hanno mandato via dopo un contratto rinnovato di 3 anni. Ai tecnici va dato tempo, questa è la verità. Vale soprattutto per quelli a cui l'organico è stato completato nelle ultime ore di mercato, non nasce da un giorno all'altro una squadra".


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