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Acquafresca: "Bologna, deve essere un'annata esaltante. Sento Di Vaio, Saputo un signore"

di Alessio Del Lungo

Torna a parlare di calcio e del passato Robert Acquafresca, ex attaccante del Bologna, in un'intervista all'edizione locale de La Repubblica: "Sento ancora molte persone come Di Vaio, i dottori, Luca Ceccarelli. Il difficile nel dopo ritiro è mantenere un equilibrio, psicologico ed economico. Questo non te lo insegnano da giovane".

Acquafresca ha conosciuto Joey Saputo, con cui ha chiuso la sua esperienza in rossoblù: "Ero a un passo dal Montreal Impact, la sua
squadra canadese, ma alla fine non se ne fece nulla. Avrei voluto chiudere là il mio contratto di tre anni, non andare in prestito e tornare indietro come un pacco postale. Alla fine in Canada ci andò Mancosu. Ma con me Saputo è sempre stato un signore. E non mi ha mai fatto pesare l’ingaggio 'pesante' anche quando giocavo poco o niente".

Infine ha dato un suo parere anche sul Bologna attuale: "Un po’ in difficoltà all’inizio, ma questa dev’essere un’annata esaltante: si gioca alla domenica pensando che il mercoledì dopo ti vedrà tutto il mondo. Se sei uno di alto livello questa è pura energia. Certo l’eredità di Motta è molto ingombrante da gestire. Allenatore nato, in campo si notava come parlava e quando parlava: sempre nei momenti giusti e con le parole giuste. Dalla tribuna non si vede, ma chi prende la parola lo fa perché sa di essere ascoltato, altrimenti è solo istrionismo. Lui era ascoltato, come Portanova e Di Vaio a Bologna quando c’ero io".


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