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Fonseca inGabbia Inzaghi. Conte sa come si fa. Motta occhio alla fenomenite. Forza Malinovski.

di Marco Piccari

Consueto appuntamento con la rubrica il Due di Piccari, dopo la quinta giornata di Serie A.

Due di Cuori
Dopo tante critiche e anche i miei due di Picche, il primo cuore di giornata se lo prende Fonseca. Il Milan batte l'Inter con grande merito. I numeri sottolineano la prestazione: 16 tiri , 8 in porta e 6 grandi occasioni. La firma è del tecnico portoghese. I rossoneri con un 4-4-2 a 4 punte, Morata a fare il regista e la seconda punta hanno domato l'Inter. La squadra ha mostrato coraggio e il giusto atteggiamento. Tutti si sono sacrificati e anche quando l'Inter nella parte finale del primo tempo ha alzato i toni, Fonseca non ha cambiato niente credendo nel suo piano gara. Un segnale importante del Milan che ha mostrato grande attenzione anche in fase difensiva. Ora bisognerà continuare: questa è la strada giusta così si può lottare per il titolo. Intato Fonseca inGabbia Inzaghi.
Certezze e una buona fetta di cuore in questa giornata li conquista anche il Napoli, sempre più di Conte. Contro la Juve allo Stadium non è stata una bella partita, ma gli azzurri fanno meglio e se avessero osato un po' di più si sarebbero potuti prendere la vittoria. La squadra ha giocato con sicurezza, anche la difesa a 4 ha funzionato (ecco i più vestiti tattici di Conte) e in attacco ha sempre dato l'impressione di poter fare più male. In mezzo al campo da segnalare lo scozzese McTominay che ha ondeggiato tra centrocampo e attacco, esibendo qualità e sostanza. Il migliore in campo. Da questa trasferta il Napoli esce con una convinzione: il Napoli può lottare per lo scudetto. Personalmente ritengo che al momento sia la vera antagonista dell'Inter. Rosa lunga e di qualità che consente di interpretare più varianti tattiche e un solo impegno a settimana. Attenzione, Conte sa come si fa.
Un pensiero va a Malinovskyi, l'infortunio che gli è capitato, in occasione di Venezia – Genoa, ha toccato il cuore di tutti. L'abbraccio del portiere avversario Joronen racchiude un simbolico abbraccio di tutti. Forza ragazzo e torna più forte di prima.
Il cuore lo conquista anche il Torino, batte il Verona e vola in alto in classifica. Vedere i granata lassù sa un po' di calcio anni 70. Il Toro merita di scalare la classifica e tornare nei quartieri alti. Mister Vanoli si segnala per questo avvio, la sua squadra esprime gioco e carattere. Contro il Verona 3 reti e 722 passaggi con il 90% di precisione, 70% possesso palla 16 tiri e 3 in porta e una traversa, con questo passo l'Europa si può prendere.

Due di Picche
La mia rubrica mi costringe a mettere tra le cose negative la Juve di Motta per la seconda volta consecutiva. Rimango comunque fiducioso sul tecnico e sulla sua squadra, attraverso il lavoro e il tempo può solo migliorare, ma il terzo 0-0 consecutivo deve essere sottolineato. La squadra è solida modello Allegri, ma come quella di Max non crea e questo è un problema che va risolto subito, in breve tempo. Nelle ultime tre partite di campionato appena 5 tiri in porta e una sola occasione creata contro l'Empoli; è questo il dato che deve far pensare. La Juve gestisce il pallone con sicurezza, Kalulu sembra un altro giocatore, Savona gioca con tranquillità, Bremer chiude ogni spazio, ma quando si tratta di costruire e scardinare le difese tutto diventa prevedibile. Cambiaso entra sempre nel vivo del gioco alla Calafiori, a tratti sembra il giocatore di riferimento e questo mi sembra troppo se poi vedo Koopmeiners relegato sulla fascia. Io non sono un tecnico ma considerato qualità e costo dei giocatori si dovrebbe vedere il contrario. Chiudo con Vlahovic che sta diventato un caso, lui si innervosisce troppo ma i palloni non arrivano, da Allegri a Motta non è cambiato nulla e poi vedere Weah che prende il suo posto e gioca punta ti fa pensare. Caro Motta non farti colpire dalla fenomenite...
Male anche l'Inter, mai così in difficoltà negli ultimi 2 anni. Atteggiamento leggero molto simile a quello di Monza, qualche strappo nel primo tempo dove viene fuori la forza, ma troppo poco per vincere il derby. A questo aggiungo che anche la scelta di Inzaghi di togliere Calha e Mkhitaryan insieme non è stata geniale. Il centrocampo si è svuotato e il Milan ha preso ancora più libertà. Quello che comincia a venir fuori dai campioni d'Italia è la mancanza di umiltà. La squadra sembra sentirsi troppo forte e in grado di risolvere sempre la partita. La sconfitta con il Milan potrebbe fare bene sotto questo aspetto. Una cosa è certa: fare la fuga quest'anno è durissima.
Voglio anche segnalare in Lecce – Parma due calciatori non proprio geniali. Guilbert che senza motivo colpisce con una leggera sbracciata Cancellieri e quest'ultimo che cade a terra come colpito da un meteorite. Il primo becca il rosso, il secondo lo prende più tardi per un brutto fallo. Entrambi puniti per la prima sceneggiata ridicola.

Jolly
Il jolly di questa giornata lo pesca il Parma. Mister Pecchia al 65esimo manda in campo Hainaut e lui al 95esimo lo ripaga segnando il gol del 2-2 con un tuffo da centravanti vero. Emozionante!!!
Altro jolly lo prende il Milan . Al minuto 89' Gabbia realizza il gol vittoria dei rossoneri nel derby. Il difensore in difesa non sbaglia nulla e poi colpisce da centravanti. Letale!!!


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