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Abramovich chiarisce: "Notizie false: le condizioni di vendita del Chelsea non sono cambiate"

di Michele Pavese

Roman Abramovich fa chiarezza in merito alle notizie apparse sui principali media negli ultimi giorni. Attraverso un comunicato pubblicato da un suo portavoce sul sito ufficiale del Chelsea, il magnate russo ha precisato: "In primo luogo, le intenzioni del sig. Abramovich in relazione alla donazione in beneficenza dei proventi della vendita del Chelsea non sono cambiate. Sin dal primo momento, ha affidato ai rappresentanti degli organismi delle Nazioni Unite e delle grandi organizzazioni di beneficenza il compito di formare una Fondazione. Ci sono state delle conversazioni con i rappresentanti del governo presentando la struttura e i piani iniziali. Il sig. Abramovich non è stato coinvolto ed è stato gestito tutto in modo indipendente da esperti con anni di esperienza di lavoro in organizzazioni umanitarie.
In secondo luogo, il sig. Abramovich non ha chiesto che gli venga rimborsato alcun prestito e non ha aumentato il prezzo del Club all'ultimo minuto. Ha invece incoraggiato ogni offerente durante questo processo a impegnarsi a investire nel Club, inclusi l'Academy, la squadra femminile, la riqualificazione dello stadio e la Fondazione Chelsea.

A seguito di sanzioni e altre restrizioni imposte al Sig. Abramovich dal Regno Unito dopo aver annunciato la vendita del Club, il prestito è diventato anche soggetto a sanzioni dell'UE, che richiedono ulteriori approvazioni. Ciò significa che i fondi saranno congelati e soggetti a una procedura legale disciplinata dalle autorità. Questi fondi saranno stanziati per la Fondazione. Il governo è consapevole di queste restrizioni e delle implicazioni legali.
Per essere chiari, il signor Abramovich non ha accesso o controllo su questi fondi e non avrà alcun accesso o controllo su questi fondi dopo la vendita. Rimane impegnato a trovare un buon proprietario per il Chelsea FC e ad assicurarsi che i proventi finiscano in buone mani".


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