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Sconcerti (CorSera): "Una sottile lezione da tenere presente per il ritorno"

di Tommaso Bonan

"Una sottile lezione da tenere presente per la gara di ritorno". Questo il titolo con cui Mario Sconcerti, prima firma del Corriere della Sera, commenta quest'oggi l'1-1 di Champions tra Ajax e Juventus: "Gran bella partita, diversa, bugiarda, traditrice. Non c’è stato niente del previsto, né una Juve dominatrice né un Ajax che assalta. È stata una felice partita di calcio, come non siamo abituati a vedere. Non credo nemmeno che il risultato dia un vantaggio a qualcuno, è solo una lunga partita interrotta. Nelle nostre letture classiche si pensava tutti a un Ajax che avrebbe attaccato pressando nel ricordo del calcio di Cruijff. Non è così, l’Ajax di oggi è parente nell’aria di quel calcio, non nel sistema. L’Ajax di oggi gioca, non pressa, conquista spazio con la tecnica, non con la diversità tattica. Questo è quello che preoccupa in fondo alla partita, che si è giocato semplicemente a calcio e spesso l’Ajax l’ha giocato meglio. Non c’erano i segnali di una bolgia come a Madrid, di scontri fisici finali. Si è solo giocato a calcio. Perché allora la Juve ha giocato meno dell’Ajax? Perché comunque in trasferta la Juve è portata a difendersi, a gestire a suo modo le partite. Allegri voleva passare la prima ora senza subire gol e c’è quasi riuscito. Poi trasformare la squadra (Dybala, Duglas Costa), indirizzarla all’attacco contro una squadra che a quel punto doveva essere stanca. È andata più o meno così, ma in modo un po’ triste, con i ragazzi dell’Ajax che tenevano sempre il pallone e allargavano il petto", alcune battute di Sconcerti sul Corriere della Sera.


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