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Salernitana, l'ex Gregucci: "Può essere un anno importante"

di Luca Esposito
Fonte: Tuttosalernitana.com
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© foto di Nicola Ianuale/tuttoSALERNITANA.com

Torna a parlare di Salernitana. Lo  fa dopo mesi preferendo non soffermarsi su quanto accaduto l’anno scorso, anche perché è ancora tesserato e non potrebbe. Angelo Gregucci merita comunque di essere ricordato come un professionista esemplare, una brava persona e un uomo vero che ha dato tanto a Salerno in tre epoche diverse mettendoci la faccia. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate nel corso della trasmissione “TuttoGranata” in onda ogni giovedì alle 19 su RadioMpa.

Mister, può essere l’anno buono per i granata?

“Salerno ha enormi potenzialità, se tutti remano nella stessa direzione si può andare molto lontano. Heurtaux e Cerci sono due calciatori di serie A, tornassero quelli di un tempo ci sarà da divertirsi. Può essere un anno importante, per vincere devono collimare tutte le componenti: pubblico, stampa, società, calciatore. In quel caso si è già a metà dell’opera. Le condizioni fisiche dei giocatori attualmente out potranno determinare molto: Cerci due anni fa disputava la Champions e si è inserito in una rosa completamente rinnovata, che ha bisogno di tempo. Guardando la serie B l’Empoli e forse il Benevento hanno una rosa di un certo livello, per il resto regna sovrano l’equilibrio. A Frosinone si sta voltando pagina dopo dieci anni di continuità, necessitano di tempo dopo la partenza di Ciofani e di altri leader dello spogliatoio. Salernitana, può toccare davvero a te!”

Chi vede come favorita quest’anno?

“Le griglie di partenza a me non piacciono. Attenzione a tutte le squadre che occupano la posizione di classifica più importante. L’Ascoli ha giocatori bravi a prescindere dall’età della guida tecnica, la storia insegna che chi viene dalla C può fare il doppio salto e dunque…occhio all’Entella. Ribadisco che solo l’Empoli mi sembra superiore alla media, almeno sulla carta. Se vediamo gli ultimi 20 minuti della sfida dell’anno scorso a Milano potete rendervi conto che chi stava retrocedendo ha messo in grossa difficoltà chi doveva andare in Champions. Non hanno fatto danni, sono ripartiti, hanno puntato sui giovani, hanno fatto cassa e la linea programmatica le permetterà di essere protagonista tra A e B. Gennaio è il mese determinante: chi avrà a disposizione risorse economiche può piazzare il colpo e sbaragliare la concorrenza”.

Quanto possono contare tifosi e calciatori?

“Se le componenti remano nella stessa direzione si è già un passo avanti agli altri, la componente ambientale incide e conta. Il Frosinone ha finito un ciclo, quello dei Ciofani e dei Soddimo: avrà difficoltà, se non ritrovano serenità si farà dura. L’Empoli, invece, è retrocesso ma è ripartito subito con un modus operandi chiaro che ha restituito immediatamente credibilità al percorso. So quanto possa dare Salerno, so che la gente può determinare tanto. Ma attenzione a questa serie B, ci sono realtà che covano dentro di loro il sogno della promozione in A ma non lo diranno mai apertamente. Prima ho nominato Ascoli ed Entella, ma non dimenticherei la Cremonese”.

Cosa ne pensa del paracadute alle retrocesse?

“L’Empoli non ne aveva bisogno, ha venduto tantissimo a prezzi importanti. Il Chievo sì. Il sistema non si autosostiene, una volta la B era un laboratorio per i giovani calciatori e si pecca di scarsa lucidità. Vedete Castrovilli? L’anno scorso era a Cremona, ora è titolare a Firenze ed è nel giro della Nazionale. Dare spazio a tanti Castrovilli risolleverà un sistema in difficoltà. Se retrocedi dalla A come fai a tenere a galla una società con stipendi di un certo livello? Senza paracadute il Chievo avrebbe vissuto giorni difficili”.

Come immagina la sfida di domenica?

“L’organico del Frosinone è competitivo, dopo dieci anni è cambiato tanto e hanno bisogno di tempo. L’errore sarebbe snobbare l’avversario, ma in campo scendono i giocatori e non le classifiche: da questo punto di vista i ciociari possono mettere in difficoltà chiunque. Devono ricreare la mentalità vincente e hanno voglia di riscatto. La Salernitana è troppo intelligente per sottovalutare il Frosinone”.

Come mai tutti questi infortuni?

“A volte c’è sfortuna: se salta un crociato non ci puoi fare nulla. Se la situazione è prettamente muscolare e si ripete evidentemente c’è qualche problema. I terreni di gioco potrebbero essere una delle cause”.

Cosa fa oggi mister Gregucci?

“Giro, mi aggiorno, cerco di tenermi pronto qualora dovesse arrivare un progetto interessare. Lo coglierei il volo e andrei avanti. Discorso Nazionale è chiuso, ho preso questa decisione. Si erano aperte altre strade, ma non è andata così e vado avanti. Chiaramente la mia simpatia per la Salernitana non cambia, se l’ambiente spinge potrete andare molto lontano”.

Che ricordo bello di Salerno porterai sempre nel cuore?

“Salernitana-Genoa 4-0: loro primi in classifica, noi remavamo nella stessa direzione”.

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