Palermo, Marconi: "La sconfitta col Pisa non mi preoccupa. Se diamo tutto possiamo sognare"
Ivan Marconi, difensore del Palermo, ha rilasciato delle parole in conferenza stampa ed ha parlato della sconfitta ottenuta contro il Pisa nella prima uscita pre campionato. Ecco quanto ha raccolto TuttoPalermo.net: "La partita di ieri? Sicuramente non ci si deve soffermare al risultato. A confronto al Pisa abbiamo iniziato dopo con le amichevoli precampionato, poi loro venivano da una quasi sfiorata Serie A. Sono comunque contento di mettere minuti sulle gambe. Se una persona da il 110%, si potrebbe anche sognare in grande. Non c'è preoccupazione nell'ambiente dopo la partita di ieri, la società si sa che farà arrivare altri rinforzi. È chiaro che parlando con il mio procuratore ho chiesto se si poteva firmare un contratto da più anni, ovviamente. Però non importa avere ottenuto solo un anno, cambiare aria sarebbe stato uguale a perdere un pezzetto di cuore. Quando mi è arrivata la proposta del rinnovo, ho accettato tutto. Non conosco tanto la Serie B e ne sono consapevole ma non mi tiro in dietro.
Il mio spirito è uguale a quello di l'anno scorso, affronterò quest’anno con lo stesso entusiasmo. Bisogna essere capaci di saper rispondere bene alla chiamata del mister altrimenti è giusto che io cambi aria. C'è da capire chi continuerà e proseguirà in gruppo e chi no. Ma non dobbiamo pensarci troppo perché sappiamo che bisognerà riattaccare la spina in fretta, dobbiamo seguire ciò che dice il mister: con il suo aiuto potremmo andare in Serie A. Io non faccio programmi a differenza del mister perché non ho la sua esperienza. È difficile commentare una partita come quella di ieri. Siamo tutti consapevoli che la magia di l'anno scorso va ricreata, non si crea in automatico. Dopo la sconfitta di ieri, abbiamo fatto le nostre considerazioni senza mandarci a quel paese, perché abbiamo valori umani. Se tutti abbiamo le ambizioni al massimo allora raggiungeremo grandi traguardi. Ritiro? Come dicevo a mia moglie, è come se non fosse un ritiro perché siamo una famiglia."