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Zapata ko, Lucarelli: "Il Toro perde un grande giocatore. Ora spazio ad altri granata"

Esclusiva TMW
di Tommaso Bonan
Fonte: Niccolò Ceccarini
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© foto di Image Sport

Il brutto infortunio al ginocchio di Duvan Zapata è di quelli difficili da digerire. In primis per lo stesso giocatore, in seconda battuta ovviamente per il Torino che perde il suo bomber (e capitano) per diversi mesi. "Dispiace quando un giocatore subisce un infortunio del genere", sottolinea ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com l'ex attaccante ora allenatore, Cristiano Lucarelli: "Posso solo augurargli di riuscire a recuperare in tempi rapidi come feci io nel 2012 a Napoli, in tre mesi riuscii a tornare in campo. Detto questo, ovviamente il Toro perde un grande attaccante, un grande giocatore offensivo, però la squadra a questo punto avrà anche la possibilità di poter dare spazio ad altri giocatori, che speriamo possano sfruttare la situazione e dimostrare di poter sostituire Zapata, magari non con gli stessi risultati ma cercando di limitare i danni".

Sorpreso dall'avvio in campionato del Torino?
"Vanoli ha fatto un ottimo lavoro nel biennio di Venezia, io l'ho anche affrontato come allenatore e devo dire che è un tecnico preparato, moderno, riesce a dare equilibrio nelle due fasi. Non mi sorprende che stia facendo bene al Toro, ovviamente va riconosciuto anche a Juric di aver lasciato un'impronta importante, molto simile alla sua. Per questo la scelta della società è stata intelligente. Il Toro è una sorpresa, ma poi fino ad un certo punto. Guardando l'allenatore preso e i giocatori in rosa, si poteva inserirlo tra le sorprese di questo campionato".

Parliamo degli attaccanti della Serie A, in particolare quelli di Roma e Lazio: Dovbyk e Castellanos.
"Troppe volte in passato in Italia ci siamo lasciati andare a paragoni dopo poche prestazioni. Un giocatore per essere valutato nel miglior modo possibile secondo me deve fare almeno un campionato in Italia. Poi alla fine si possono tirare le somme sul reale potenziale di un calciatore. Questi due calciatori hanno dimostrato di avere delle potenzialità, poi la differenza tra un campione e buon giocatore sta in quante volte durante l'arco di 38 partite riesce a dimostrare il proprio valore".

Moise Kean è partito molto bene con la Fiorentina. "L'ho visto anche contro il Milan, se riesce a trovare concretezza negli ultimi 20 metri è un giocatore devastante per le caratteristiche fisiche che ha, per la forza fisica che ha, per la velocità che ha. Dopo Fiorentina-Milan, dovranno cambiare la traversa della porta sotto la Fiesole dopo la sassata impressionante che ha tirato… E' un generoso, gli va riconosciuto, ma è chiaro che se riuscisse a concretizzare un po' di più tutte le possibilità che ha in partita sicuramente può diventare un top player".

Thuram si sta dimostrando un ulteriore valore aggiunto per l'Inter.
"Lui è l'esempio del discorso che facevo prima sugli attaccanti di Roma e Lazio. Thuram quest'anno si sta confermando, l'anno scorso potevamo avere il dubbio che avesse sfruttato la stagione esaltante dell'Inter, in questa stagione - con una squadra che ha qualcosa da sistemare - invece questo ragazzo sta facendo anche meglio sotto certi punti di vista. Un giocatore con delle potenzialità importanti".

Con Kean out per lombalgia, nell'Italia adesso ci sono Retegui, Maldini, Raspadori e Lucca.
"Intanto bisogna fare i complimenti a Spalletti, che non sta guardando la carta d'identità dei giocatori e ha gli occhi a 360°, un atto di grande coraggio quando alleni la Nazionale italiana. Sta dimostrando di essere uno che i problemi li affronta, va elogiato. Spero che questi ragazzi vengano fuori in primis per loro stessi, ma anche per la Nazionale. Spero diventino elementi importanti per la Nazionale. Soprattutto se penso che anni fa litigavamo per assegnare la maglia numero 10 a Del Piero o a Totti e oggi in quel reparto soffriamo rispetto alla tradizione azzurra. Io sono rimasto fuori da Europei e Mondiali pur segnando 70 gol in tre anni in A vincendo anche la classifica cannonieri, ma c'erano giocatori fortissimi e potevamo lasciare calciatori importanti a casa. Ora non è così. Maldini sta dimostrando grandi cose, Lucca è un prospetto che ho affrontato in C, lo volevo a Terni quando lui era a Palermo, fui uno de primi a dire che avrebbe avuto un futuro importante. Secondo me è ancora al 50% delle potenzialità, che sono enormi, anche dal punto di vista tecnico. Se lui capisce cosa può fare, diventerà fortissimo".

E Lucarelli quando torna in panchina? "Quest'anno me lo sono presa comoda. Ora è il momento di ritornare in pista, spero possano esserci delle novità a breve".

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Lunedì 7 Ottobre 2024
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