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Sassuolo, ora tutti sul carro di Locatelli ma in questa storia vincono solo in tre

di Antonio Parrotto
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Questo deve essere l'anno di Manuel Locatelli" ripeteva mister Roberto De Zerbi a inizio stagione. Il tecnico del Sassuolo ha avuto ancora una volta ragione: sì, è stato l'anno di Locatelli. E ora tutti sul carro, è il turno della crescita di Manuel Locatelli! E' il gioco del Loca? No, è il solito gioco del carro! La prestazione del centrocampista classe '98 in Olanda-Italia ha convinto i giornali, ha sorpreso molti (trend topic su Twitter), ma forse non chi lo conosce bene e lo ha seguito in questi due anni a Sassuolo, non sempre rosa e fiori. Titolarissimo a inizio stagione, poi 4 panchine consecutive, il passaggio al 4-2-3-1 e la svolta. Gli è mancato solo qualche gol per far risaltare ulteriormente le sue prestazioni, per esaltarlo davanti ai più disattenti, ma l'occhio del c.t. Roberto Mancini ha dimostrato di essere molto attento. Attentissimo.

La ribalta nazionale per il Loca era più che meritata. Il giovane calciatore, catapultato nel magico ma anche infernale mondo del pallone dopo il gol al Sassuolo e soprattutto dopo l'ormai famoso gol alla Juventus, era finito in un vortice senza via d'uscita. Tutti avevano in mente quel gol. Tutti gli chiedevano ancora quelle prodezze. Il giovane Manuel è finito succube e vittima di se stesso, come è capitato purtroppo ad altri giovani calciatori, elogiati dalla critica e poi sputati nel dimenticatoio più bieco del calcio. In quel vortice era finito anche Manuel Locatelli. Per questo l'addio al Milan e l'apparente 'ridimensionamento' al Sassuolo. Una scelta logica e ben studiata invece.

Perché sono solo tre i veri vincitori di questa folle avventura. Il primo naturalmente è Manuel. Solo lui conosce quanto ha sofferto e quanto ha dovuto lottare per riprendersi la scena. Le panchine a Sassuolo, le critiche, quel gol alla Juve diventato 'maledetto'. Poi la rinascita. Grazie al lavoro di una società che permette ai giovani di sbagliare e dà loro il tempo di crescere. Siamo stati tutti ragazzi. Abbiamo sbagliato tutti. Continuiamo a farlo. Siamo umani. A Sassuolo lo hanno capito. Poi, ma non per ultimo, un grande plauso a mister De Zerbi per l'ennesimo capolavoro. Il tecnico ha costruito un altro grande calciatore. Le capacità di un allenatore si vedono anche dai miglioramenti fatti fare ai propri calciatori. Locatelli è il suo ennesimo fiore all'occhiello. Ora però, tutti giù dal carro!

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