Roma in cerca d'identità: De Rossi in campo, Ghisolfi sul mercato
Non bastano di certo 24 ore per dimenticare o attutire il tonfo della sconfitta subita domenica sera contro l’Empoli. Come non basta l’arrivo di Saul Abdulhamid per colmare tutte le mancanze di questa Roma.
Ieri sono ripresi gli allenamenti al Fulvio Bernardini con la consapevolezza che c’è tanto ancora su cui dover lavorare in vista della sfida contro la Juventus. La squadra di Thiago Motta si presenta al match di domenica all’Allianz Stadium prima in classifica con sei punti, sei gol fatti e zero subiti. Con una squadra giovane, propositiva e veloce che nei cinque principali campionati europei è quella che è riuscita a concedere meno tiri in porta in questa stagione. Como e Verona - le prime due ad affrontare i bianconeri - non sono certo tra le avversarie più ostiche del Campionato, ma sulla carta non lo sono neanche Cagliari ed Empoli.
La Roma sta cercando una forma, un modulo di gioco, una struttura. Un’identità. La Juventus al contrario, nonostante il cambio alla guida, la rivoluzione totale degli interpreti di gioco, schemi e moduli sembra essere non solo più in forma dei giallorossi, ma anche più cosciente del suo reale valore.
Se ragionassimo a figurine, di potenziale la squadra capitolina ne avrebbe da vendere e da far timore alle avversarie. Ma la verità è che poi c’è il campo. Che dà tutt'altro verdetto. Quello reale. Quello che non ti aspetti dopo un mercato da 90 e più milioni di euro spesi. Quello che mette in discussione il lavoro fatto finora da Florent Ghisolfi.
Tempo al tempo. L’invito è chiaro: mantenere la calma, nutrire la speranza e resistere con pazienza. Ma attenzione: il tempo, come recita un vecchio proverbio, logora ogni cosa. E qui non si tratta di amore, ma di una pazienza che rischia di svanire proprio mentre il mercato entra nelle sue ore decisive, e la sfida che si prospetta potrebbe essere quella della rivalsa.