Mourinho spiazza tutti ed elogia il mercato della Roma: "Visto il FFP era difficile fare meglio"
José Mourinho e una lunga analisi sul calciomercato della Roma alla vigilia della sfida contro la Salernitana. Queste le parole del manager portoghese il giorno prima dell'esordio in campionato: “Aspettiamo la fine del mercato per poter valutarlo in modo globale. E’ difficile farlo adesso però tante cose che sono state fatte, sono state fatte molto bene. Fare 30 milioni in modo molto veloce sotto grande pressione (la cessione di Ibanez, ndr), penso che il direttore e la società abbiano fatto molto bene. Ho dato un contributo anche io con i giocatori che avevano poco valore e un anno e mezzo dopo sono stati loro ad aiutare il club a salvare una situazione limite. Con le limitazioni che noi abbiamo per il FFP, è stato fatto un ottimo lavoro. Difficile fare meglio. Servirebbe un po’ di equilibrio in questa analisi.
Poi ha aggiunto: "Paredes, Renato e Aouar sono tre giocatori che mi piacciono, però quante partite hanno giocato lo scorso anno? Aouar veniva da una stagione difficile, così come Paredes nella Juventus. Renato Sanches nell'ultima stagione ha avuto tanti infortuni che non gli hanno permesso di giocare con continuità. Mi piacciono ma devo lavorare con loro per prepararli. Devo tutelarli e non facciamo paragone con altri club che hanno investito molto in giocatori molto bravi. Per Llorente e Ndicka sono contento. Llorente nello scorso anno abbiamo capito che ci sarebbe servito. Ndicka ancora non sa giocare con noi, deve imparare ma la società ha fatto bene. Mi fa male al cuore leggere certe analisi su Ibanez. Troppo facile parlare di lui e dire che ha sbagliato un paio di partite importanti, di quelle che la gente non dimentica. Sarebbe più onesto dire che per noi è stato fantastico. Il più veloce, il più pericoloso su palla inattiva, e invece leggo che non era importante per noi
Infine, ancora una mano tesa nei confronti della società: "Non è facile dire che sono super contento perché il campionato inizia domani e non il 31 agosto. È difficile però rispetto e sono tranquillo, non sono arrabbiato. Cerco di essere sempre positivo. Sono positivo anche perché i giocatori hanno bisogno di questo. Il direttore e la società vogliono quello che voglio io, non siamo a lati opposti del fiume. Siamo insieme".
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