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Le grandi trattative del Brescia - 2000, Roberto Baggio: la rivincita del Divin Codino

di Patrick Iannarelli
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© foto di Federico De Luca

Un vicentino, un romano e una squadra che vuole salvarsi, precisamente il Brescia. No, non è l'inizio della classica barzelletta, ma probabilmente di una delle storie più romantiche del nuovo millennio, in ambito calcistico ovviamente. Roberto Baggio, nella torrida estate del 2000 si allena da solo: "Dribblo il mio preparatore e davanti ho il deserto", svelerà Carlo Mazzone - uno degli artefici della trattativa - dopo aver parlato con il Divin Codino. Deserto, o ancor meglio terra bruciata che alcuni hanno opportunamente fatto nei confronti di un campione che nel bene o nel male aveva sempre messo d'accordo tutti. Probabilmente il giocatore più influente degli ultimi anni stava ritrovando la sua via, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che lo avrebbe fatto a due passi da casa.

In quei giorni Baggio si stava allenando a Caldogno con il suo preparatore, ma non erano ancora arrivate chiamate che stuzzicavano la fantasia del talento azzurro. La carta d'identità recitava 33, c'era ancora tempo prima di vederlo appendere gli scarpini al chiodo. La mancata riconferma all'Inter, nessuna maglia per Euro 2000 e due o tre offerte all'estero. C'era però la Reggina, che stava corteggiando l'ex nerazzurro. Buona proposta sì, ma non fino al punto di fare le valigie, il numero 10 per eccellenza temporeggiava come se dovesse fare l'ennesimo dribbling. Poco tempo, ma necessario a Carlo Mazzone per chiamarlo, convincerlo in qualche modo e andare dal presidente Corioni per tentare di chiudere l'affare.

Il romano e il vicentino ci sono, ora la palla passa al presidente della squadra che vuole salvarsi. Respinte le sirene estere - Galatasaray e Giappone -, il numero uno del Brescia risponde subito presente: "Baggio è come il cacio sugli spaghetti" dirà subito dopo la proposta di Mazzone. C'è però un'influenza particolare da parte della signora Annamaria, moglie del presidente. La tipica frase lanciata lì qualche giorno prima, la conferma dopo la richiesta di 'Carletto'. La firma arriverà da lì a poco: Roberto Baggio è nuovo giocatore del Brescia.

La prima doppietta, ironia della sorte, la segna alla Fiorentina. Poi i gol a Inter e Juventus, due squadre con cui il Divin Codino ha lasciato il segno in passato. Il legame indissolubile tra la città e Roby viene stretto però il 30 settembre 2001: quando segni tre gol ai rivali di sempre dell'Atalanta, regalando al calcio lo sfogo più iconico di sempre, il piatto viene gustato con un'altra consapevolezza e tutto ha un altro sapore. Come il cacio sugli spaghetti.

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Sabato 27 Aprile 2024
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