La sconfitta non cambia i piani, neanche sul mercato: il Milan non è ridimensionato
Una battuta d'arresto dopo 304, dopo 27 risultati utili consecutivi, che però non ridimensiona affatto il Milan di Stefano Pioli. Perdere contro la Juventus ci sta, per chiunque, e lo sa bene per esempio quel Barcellona umiliato un mese fa al Camp Nou, ma i rossoneri possono uscire a testa alta comunque, consapevoli del fatto che per almeno un'ora se la sono giocata alla pari contro i campioni d'Italia.
Le assenze - Chissà come sarebbe andata se lo stesso Pioli avesse avuto a disposizione tutta la sua rosa, a cominciare da Zlatan Ibrahimovic e Ismael Bennacer, due titolarissimi, fino a Sandro Tonali, squalificato, e Ante Rebic e Rade Krunic, stoppati dalla positività al Covid-19. Tante assenze, tanti rimpianti, per una squadra che già da sabato sera contro il Torino cercherà però di tornare al successo per mantenere il primato, in attesa di eventuali rinforzi in questo mese di gennaio.
Il mercato - Già, perché adesso la società è alle prese anche con le trattative per rinforzare la rosa, a cominciare dalla difesa, dove Simakan potrebbe essere il nome giusto per Pioli per dare respiro ai centrali nella seconda parte della stagione. Ma potrebbero arrivare anche altri giocatori, per esempio a centrocampo. La sensazione è che la coperta sia corta: è vero, Kessie e Bennacer sono intoccabili, quando stanno bene, e Tonali è un ottimo rincalzo, ma per puntare allo scudetto serve un altro uomo, magari di esperienza, che possa dare quantità e magari anche un po' di qualità. Maldini è attento, le occasioni potrebbero essere dietro l'angolo, per una squadra e una società che non vogliono svegliarsi dal sogno che stanno cullando da quasi un anno.