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La Juve mette la freccia e supera la prova di maturità: CR7-Ibanez, 2-0 alla Roma. È sorpasso

di Ivan Cardia
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Juve batte Roma 2-0: decidono la rete di Cristiano Ronaldo e l’autogol di Roger Ibanez.

La Juventus ha imparato a vincere I big match, la Roma no. L’anticipo dello Stadium lo conferma, i bianconeri stendono i giallorossi 2-0: un gol per tempo, il primo di Cristiano Ronaldo e il secondo un’autorete di Roger Ibanez che cercava, in maniera disperata e goffa, d’anticipare il fuoriclasse portoghese. A proposito, 36 anni e 781 gol in carriera: quando serve, CR7 sa indossare l’abito di gala e starci comodo. A un girone di distanza da un pareggio generoso, la Vecchia Signora vince una partita giocata ad armi pari, ma nella quale la squadra di Andrea Pirlo ha anche convinto. E che così diventa la conferma più plastica di quanti progressi la Juventus e il suo allenatore abbiano fatto in questo lasso di tempo, spinti anche dal fatto che vincere aiuti a vincere. Idee chiare, gioco veloce e pochi errori: persino cambi decisivi, con Cuadrado e Kulusevski protagonisti nell’azione del raddoppio. Così, la Juve mette la freccia in classifica, superando la Roma al terzo posto. E forse crea la prima vera spaccatura di questo campionato: i giallorossi non sono dispiaciuti, ma non sono neanche mai andati troppo vicini a pareggiare. La sensazione è che da qui in avanti la Juve giocherà per raggiungere le milanesi in vetta, mentre la Roma il quarto posto lo dovrà difendere coi denti, e per carità anche la possibilità di tenerselo stretto. Il percorso per diventare grandi passa anche da partite spartiacque, e dai big match che si vincono o che si perdono.

LE SCELTE INIZIALI: OUT CUADRADO E DZEKO - Due esclusioni eccellenti, ma quella del bosniaco è decisamente prevista: Fonseca lo lascia in panchina, dà la fascia a Cristante e il ruolo di centravanti a Mayoral. Pirlo rinuncia al colombiano per schierare Alex Sandro come elemento di spinta in difesa: Chiesa torna così a destra, con McKennie che parte da sinistra in un 4-4-2, almeno sulla carta, più tradizionale che in altre occasioni. Curiosità: l’undici iniziale ospite, con Mkhitaryan unico ultra-trentenne, ha quasi quattro anni in meno di età media rispetto ai padroni di casa. 25,5 contro 29,2.

CRISTIANO FESTEGGIA A MODO SUO IL COMPLEANNO - I primi minuti sono della Roma: meglio messa in campo e più propositiva, la squadra giallorossa tiene il pallino di gioco creando però pericoli soltanto potenziali all’indirizzo della porta difesa dall’ex Szczesny. La prima vera folata è così della Juve, che passa: al 13’ Alex Sandro salta Cristante e dà a Morata, che appoggia per CR7. Controllo e tiro, niente da fare per Pau Lopez, 1-0 bianconero. Una vera doccia fredda per gli uomini di Fonseca, che però rialzano la testa in uno spettacolare botta e risposta: al 21’ Cristante manca di un soffio la porta avversaria con un bel drop da fuori area, al 22’ Ronaldo colpisce la traversa sul fronte opposto dopo un bel suggerimento del solito Morata. Nel finale, altra occasione per il portoghese, sventata dal portiere romanista. Poi l’espulsione di Baronio, vice di Pirlo, e il duplice fischio che sancisce la fine di una prima frazione di gioco vivace, ben giocata da entrambe le squadre, decisa e firmata dalla rete del miglior calciatore in campo.

DENTRO DZEKO, MA IBANEZ SBAGLIA PORTA - Lo spartito è lo stesso anche nel secondo tempo: la Roma è pimpante, ci prova, s’affida alle sfuriate (non sempre costruttive) di Mkhitaryan. La Juve si stringe e chiude bene, toglie spazio e ossigeno, di fatto rischia poco e nulla. La migliore occasione è proprio dell’armeno: attento Szczesny. Poi Fonseca si gioca la carta Dzeko, dentro insieme a due desaparecidos come Diawara e Perez. Ma i cambi premiano Pirlo, che butta nella mischia Cuadrado e Kulusevski: proprio i due nuovi entrati costruiscono la palla da cui nasce il 2-0, goffamente segnato da Ibanez nel disperato tentativo di evitare la doppietta di Ronaldo. Nel finale, forcing giallorosso senza centrare la porta, nonostante Dzeko.

Il tabellino
JUVENTUS-ROMA 2-0
(13’ Cristiano Ronaldo, 70’ aut. Ibanez)

Ammoniti: 37’ Arthur, 62’ Ronaldo nella Juventus. 35’ Mancini, 54’ Kumbulla nella Roma.

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci (85’ De Ligt), Chiellini, Alex Sandro (85’ Demiral); Chiesa (82’ Bernardeschi), Arthur, Rabiot, McKennie (65’ Cuadrado); Morata (65’ Kulusevski), Ronaldo. Allenatore: Andrea Pirlo.
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Ibanez, Kumbulla; Karsdorp (76’ Peres), Villar (63’ Diawara), Veretout, Spinazzola; Mkhitaryan, Cristante (63’ Perez); Mayoral (63’ Dzeko). Allenatore: Paulo Fonseca.

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