L'Italia torna a perdere dopo 1122 giorni. In finale di Nations League va la Spagna, finisce 1-2
Fonte: Dal nostro inviato a San Siro (MI)
L'Italia si ferma a 37 risultati utili consecutivi. Dopo oltre 3 anni, la Nazionale di Roberto Mancini torna a riassaporare il sapore della sconfitta e lo fa in casa, a San Siro, contro la Spagna nella semifinale di Nations League. La partita è finita 2-1 a favore delle furie rosse, ma s'è decisa a fine primo tempo, quando tra il 42esimo e il 47esimo s'è consumato l'allungo decisivo: prima l'espulsione di Bonucci per doppia ammonizione, poi la rete dello 0-2 un attimo prima del duplice fischio.
Rispetto alla semifinale dell'Europeo, Mancini ha cambiato 2/11 di formazione. Una scelta, quella del falso nueve, dettata principalmente dall'assenza per infortunio di Immobile e Belotti. La seconda invece è più una scelta tecnica, perché contro una Spagna che a sua volta ha giocato con un tridente atipico ecco Bastoni e non Chiellini.
Per gli azzurri l'inizio è stato anche incoraggiante. Dopo cinque minuti, una bella palla recuperata da Emerson Palmieri nella trequarti avversaria ha permesso a Federico Chiesa di concludere dal limite dell'area, e di impegnare Unai Simon. Un fuoco di paglia, perché dopo la Spagna ha conquistato campo e ritmo, ha preso il possesso della partita e non l'ha più mollato fino alla mezzora.
Il gol dello 0-1, quello che ha deciso la prima frazione, è arrivato per un errato posizionamento di Di Lorenzo: Bonucci è stato costretto ad allargarsi per fermare Oyarzabal e il talento basco ha pennellato un pallone perfetto per Ferran Torres, che s'è mosso coi tempi giusti alle spalle di Bastoni e ha battuto Donnarumma. A proposito del miglior portiere dell'Europeo: fischiato alla lettura delle formazioni e sistematicamente durante il match ogni volta che entrava in possesso del pallone, il numero 21 ha rischiato il grave errore pochi istanti dopo lo 0-1. E' stato salvato dal palo e poi da Bonucci, su una conclusione senza pretese di Marcos Alonso.
La reazione dell'Italia, smaltita la furia della Spagna, è stata di istinto e di rabbia più che di testa. Però ha prodotto risultati, seppur vani, specialmente dopo la mezz'ora: prima una ripartenza veloce ha permesso a Bernardeschi di concludere in porta da buona posizione, con Unai Simon che s'è opposto con l'aiuto del palo. Poi Lorenzo Insigne, tutto solo su un passaggio di Emerson Palmieri, ha sbagliato un rigore in movimento non trovando lo specchio della porta.
Nel finale di primo tempo però l'Italia ha chiuso come peggio non poteva: ammonito alla mezzora per proteste, Bonucci ha rimediato un secondo giallo per un gomito largo e ha lasciato i suoi in 10. Poi Ferran Torres, con un colpo di testa, a tempo scaduto ha trovato anche lo 0-2.
Sono stati due colpi letali. Perché nella ripresa l'Italia è tornata a fare la sua partita sistemando la difesa con l'ingresso di Chiellini al posto di Bernardeschi, ma per ribaltare una gara contro la Spagna sotto di due gol e di un uomo sarebbe servita una impresa. Impresa che è riuscita solo a metà, col gol di Lorenzo Pellegrini - entrato al 65esimo al posto di Jorginho - che all'82esimo dopo una rapidissima ripartenza di Chiesa ha spedito il pallone in fondo al sacco.
E' finita 1-2, domenica l'Italia si giocherà a Torino la gara per il terzo e quarto posto mentre la Spagna - sempre qui a San Siro - disputerà la finale contro la vincente di Belgio-Francia.