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L'anno di Monza per tornare alla Juve? Rovella: "Credo di sì. Quest'estate non ero al livello"

di Dimitri Conti
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Nicolò Rovella, centrocampista del Monza in prestito dalla Juventus, ha parlato ai microfoni di DAZN: "Ho esordito (con il Genoa, ndr) il giorno prima di fare diciott'anni, è stato come un regalo...".

Com'è stata l'annata?
"Bella per tutto il Monza, positiva per me. Neanche mi aspettavo così tanto: speravo di giocare e fare esperienza, questo l'ho fatto e siamo andati anche oltre le mie aspettative. Sono felice".

Impressiona la personalità.
"Il bello di giocare quest'anno a Monza è stato aver affrontato tutti gli avversari con un po' di sfacciataggine, anche divertente".

Quanto ha inciso Palladino?
"Molto, è stato quasi determinante. Già Stroppa mi aveva voluto, quando è arrivato Palladino sin dall'inizio mi ha dato fiducia e consigli, aiutandomi anche fuori dal campo".

Com'è avere un allenatore così giovane?
"Aiuta, avendo finito da poco di giocare magari si ricorda meglio certe dinamiche... Lo stesso era stato con Thiago Motta (al Genoa, ndr) ma lì ero davvero troppo piccolo, venivo dalla Primavera".

Com'è un suo allenamento?
"Tosto. Facciamo tanta parte fisica, ma sempre con la palla. Possessi in campi grandi, partitelle. Prima di tutto però c'è il lavoro fisico, quello è stato il primo cambiamento. A Monza i giocatori, anche d'esperienza, ci sono: forse era una questione di forma mentale, lui è stato bravo a dare fiducia. Ci sono partite in cui dal 60° in poi scatta qualcosa... Sarà la forma fisica, oltre al resto".

Ma è vero che lei è matto di calcio, di ogni serie?
"Quest'anno sono andato a vedere l'Alcione, i miei amici a Seregno... Guardo anche campionati esteri, mi piace".

Che le ha detto Galliani la prima volta che vi siete visti?
"La prima volta mi ha chiamato al telefono. Conosce bene Allegri, che mi ha detto a inizio stagione come volesse parlarmi. Mi ha fatto tanti complimenti, ho apprezzato. Poi è il dottore... Un onore, quando ci parli capisci subito qualità e importanza della persona. Ricordo che ancora vivevo alla Continassa, ero lì con Fagioli e mi chiama questo numero sconosciuto al quale non avevo risposto. Mi manda un messaggio dicendomi che era Galliani e di richiamarlo, io subito (ride, ndr)!".

Come interpreta il ruolo del centrocampista?
"A me piace di più giocare mediano davanti alla difesa e toccare tante volte la palla. Anche facendo passaggi che sembrano inutili, ma è meglio gestire e avere il controllo sulla partita: quando hai la palla devi essere sempre lucido. Ci sono poi allenatori che preferiscono questo gioco e altri che vogliono la profondità subito, e non è sbagliato. Giocare con Sensi mi piace tantissimo, la pensa come me e tecnicamente è di un livello superiore".

Quale il suo modello di riferimento oggi e ieri?
"Da piccolino mi piaceva tantissimo Marchisio, ora Modric".

Preferisce giocare con attaccanti che vanno in profondità o vengono incontro?
"Più quelli che attaccano lo spazio, hai più modo di giocare. Noi però abbiamo Petagna che fa bene tutte e due. E sembra lento, ma in realtà non lo è così tanto...".

Dove può migliorare?
"La fase offensiva e gli ultimi metri. Arrivo lì e si annebbia un po' la vista, pochi assist e pochi gol. Un po' anche quella difensiva... Davanti arrivo, ma male. Con Palladino abbiamo lavorato su questo".

Quali secondo lei i migliori 5 centrocampisti della Serie A?
"Brozovic, in assoluto. Poi Lobotka quest'anno, Locatelli, Milinkovic-Savic e Barella".

Anche Locatelli?
"Quest'estate mi ci sono allenato ed è veramente fortissimo. E mi piace molto come calcia, sia di destro che di sinistro. E ne voglio dire un altro: Luis Alberto".

La stagione al Monza serve per il ritorno alla Juventus?
"Vedremo in estate, credo di sì. Mi ha fatto crescere, per adesso pensiamo all'ultima giornata di campionato, poi l'Europeo U21 e quindi la prossima stagione. Quest'estate quando mi sono allenato con la Juventus ho capito il livello che c'è e sentivo che mi mancasse un gradino per poter giocare con loro".

Il suo amico Fagioli che dice?
"Siamo molto amici dai tempi della Nazionale, ci sentiamo spesso. Si è infortunato ma sono molto felice per lui, all'inizio ha faticato ma poi le qualità sono venute fuori".

Chi il suo miglior amico nel calcio?
"Dani Maldini, siamo di Milano e abbiamo anche gli stessi amici. Esce spesso con noi Fagioli o anche Turati, portiere del Frosinone".

Che maglie ha?
"Modric, Dybala della Juve di due anni fa, di Gagliardini all'Inter nella partita in cui ho esordito. E qualche altra...".

Carichi per l'Europeo U21?
"Molto, per me siamo una squadra abbastanza forte".

Del Monza chi porterebbe a fare una serata a Formentera?
"Petagna".

In una gita in montagna?
"Pessina".

A un concerto trap?
"Se è di Jake La Furia, Di Gregorio".

Alla finale di Champions tra Man City e Inter?
"Forse Machin".

E a un incontro di MMA?
"(ci pensa) Direi Marlon".

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