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Inter-Slavia termina 1-1. Barella salva Conte nei minuti di recupero

di Simone Bernabei
Fonte: dall'inviato a San Siro
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© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Termina 1-1 la prima sfida di Champions dell’Inter di Antonio Conte contro un più che discreto Slavia Praga. I cechi, da previsione quarta forza del girone, si presentano a San Siro con la voglia di fare l’impresa. E per poco non ci riescono pure. Dopo un primo tempo combattuto e intenso, terminato 0-0, nella ripresa arriva prima il vantaggio di Peter Olayinka, quindi il provvidenziale pareggio nei minuti di recupero di Nicolò Barella.

LE SCELTE INIZIALI - Antonio Conte sorprende solo in parte, rispetto alle anticipazioni della vigilia. In attacco c’è Romelu Lukaku, con lui Lautaro Martinez. In difesa confermato l’inserimento di D’Ambrosio per Godin, mentre a centrocampo le due sorprese sono Gagliardini, al centro con Brozovic e Sensi, e Candreva con Lazaro ancora in panchina. Il tecnico dello Slavia Trpišovský ridisegna invece la sua squadra con un 4-3-3, lasciando da parte il solito 4-2-3-1. A centrocampo con Soucek e Traore, annunciati alla vigilia, c’è l’ex Cagliari Husbauer, mentre davanti tridente leggero Masopust, Stanciu e Olayinka.

SUBITO INTER DOPO LO STUDIO INIZIALE - De Vrij, Lautaro, D’Ambrosio. Non è il tabellino dei marcatori, purtroppo. Ma semplicemente i tre nerazzurri che cestinano altrettante nitide occasioni da gol nei primi 25 minuti. Di testa De Vrij e D’Ambrosio (rispettivamente alto e parato), col mancino a lato il Toro. Citiamo questi tre episodi perché si tratta di occasioni nitide, in cui l’Inter avrebbe realmente potuto prendere il sopravvento sugli avversari. Lo Slavia dal canto suo si affida ai contropiedi e punta tutto (anzi, tanto) sugli errori di costruzione della retroguardia e del centrocampo nerazzurro, andando spesso e volentieri a pressare alto su Handanovic quando chiamato in causa. L’ultimo sussuolto dei primi 45’ arriva allo scadere, con il portiere Kolar e Soucek che rischiano la frittata con un rimpallo che finisce in angolo.

CANDREVA KO A INIZIO RIPRESA - Conte manda in campo gli stessi undici del primo tempo, ma al 49esimo è costretto a buttare nella mischia Lazaro a causa di un fastidio muscolare accusato da Candreva. Cambio a parte, l’idea dell’Inter è chiara: velocizzare la manovra per trovare la rete del vantaggio e sbloccarsi anche mentalmente. E l’occasione arriva subito, una manciata di secondi dopo il rientro in campo: Sensi conquista palla sulla trequarti e pennella dentro. Lautaro Martinez però non riesce a ribadire in rete anche grazie alla bravura nel posizionamento del numero 1 ceco Kolar.

SUSSULTO VAR - Intorno al 50esimo ecco il VAR protagonista. Con l’Inter sbilanciata in avanti parte il contropiede dello Slavia, fermato da Asamoah per fallo su Traore. L’arbitro Buquet va all’on field review e dopo un paio di minuti concitati estrae solo il giallo per l’esterno nerazzurro.
LA DOCCIA FREDDA - L’Inter però pare aver perso certezze e al 62esimo ecco la doccia gelata. Percussione sulla sinistra di Olayinka che mette al centro. Lo scarico arriva sul mancino del neo entrato Zeleny che calcia trovando il miracolo di Handanovic, ma sulla corta respinta c’è ancora il numero 9 ceco che fulmina il portiere nerazzurro da pochi metri. Per i tifosi cechi è il delirio, per i 50mila di fede nerazzurra il segnale che bisogna spngere ancora di più. Ma la squadra di Conte pare aver accusato il colpo e rischia a più riprese di incassare anche il secondo gol. Soprattutto con i suoi uomini più talentuosi, ovvero Stanciu e Soucek.

CONTE SI GIOCA LE CARTE BARELLA E POLITANO - E’ il minuto 72 quando Conte decidere di mandare in campo Barella e Politano, al posto di uno spaesato Brozovic e di Lautaro Martinez. E l’ex Sassuolo sembra subito calarsi nella parte andando a pizzicare la difesa ceca con la sua qualità e velocità. Ma con la squadra sbilanciata in avanti è ancora lo Slavia a creare problemi alla retroguardia nerazzurra, con Skriniar chiamato agli straordinari in fase di copertura. Barella dal canto suo porta un po’ di vivacità alla manovra e cerca spesso la conclusione, ma mai con precisione.

ULTIMO SQUILLO POLITANO. POI CI PENSA BARELLA - Il numero 16, al 90esimo, accelera centralmente e conquista un grande calcio di punizione dal limite. Sul pallone va Sensi che colpisce la traversa. Sul rimbalzo la sfera arriva al limite sui piedi di Barella che calcia al volo e trova la giusta traiettoria per battere Kolar. San Siro è una bolgia e fiuta l’impresa, forte anche degli 8 minuti di recupero concessi. Ma al termine del recupero il risultato non si sposta più dall’1-1 nonostante un tentativo ravvicinato di Lukaku (comunque in fuorigioco).

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