Baldini: "Lazio anti-Juve nel rush finale. Coppa Italia? Occhio alle scelte..."
Francesco Baldini di calcio italiano ne ha masticato veramente tanto. A seguito di una lunga carriera da calciatore, costellata da tante presenze in Serie A, specialmente con la maglia del Napoli del quale è stato anche capitano, ha scelto di proseguire il suo percorso in panchina, nelle vesti di allenatore (ultima esperienza a Trapani, in Serie B, all'inizio di questa stagione). L'ex tecnico dei siciliani ha parlato a La Giovane Italia, e sembra avere le idee chiare su quali saranno le squadre che potranno ambire a traguardi importanti in questo finale di stagione.
Mister, quali saranno le favorite al rientro in campo?
“Mi viene difficile fare dei pronostici, ma penso ci siano due cose che avranno un peso fondamentale in questi mesi di campionato. In primo luogo, avere una rosa lunga sarà ovviamente fondamentale per affrontare partite ogni tre giorni. Ma soprattutto, ancora più importante secondo me, ne usciranno meglio quelle squadre che hanno dei concetti meglio consolidati. La chiave sarà sfruttare quello che già si era già costruito da un punto di vista psicologico e tecnico per meglio affrontare mentalmente questi prossimi mesi. L'unica cosa che mi sento di dire è che la Lazio ha la struttura per mettere in difficoltà la Juve in questo rush finale, ma non vorrei sbilanciarmi in altri pronostici”.
Per concetti si riferisce solo a un aspetto psicologico o di gioco?
“Entrambe le cose. Io sono un "guardioliano" convinto e quando vedo giocare le sue squadre riconosco subito i concetti di gioco più importanti, come l'interscambio dei ruoli e l'occupazione dello spazio in campo. Un collettivo, se ha già sviluppato una capacità simile di stare in campo, sarà secondo me favorito rispetto ad avversari che invece devono ricominciare da capo o che magari stavano iniziando a trovare la quadra prima della pausa.”
Mentre che aspettative ha per la Coppa Italia, visto che si giocherà tutta in due partite praticamente secche a ridosso del campionato?
“Dipende come le squadre decideranno di interpretare la competizione. Essendoci il campionato dietro l'angolo, sarà da vedere quanto le quattro semifinaliste decideranno di investire sulla coppa. Se la prospettiva è quella di lottare per obiettivi in campionato, non è da escludere che si facciano scelte di preparazione mirate a raggiungere un picco di forma più alto verso luglio invece che alla ripresa immediata.”
Per la Serie B invece che valutazione fa?
“Credo la Serie B, nel momento in cui le sarà dato il via libera, finirà con il format regolarmente previsto ad inizio stagione: play-off e i play-out, con la regular season giocata nell’interezza delle sue 38 partite. Ci sono molte situazioni da valutare, ma ovviamente la variabile più grande è relativa alla speranza collettiva che il contagio non ricresca ad alto livello. Se riusciremo a scongiurare questa eventualità, penso che i campionati potranno finire tranquillamente e nel modo più regolare possibile".