Aston Villa-Manchester City 1-1, le pagelle: De Bruyne giocatore totale, Ashley Young entra bene
Risultato finale: Aston Villa-Manchester City 1-1
ASTON VILLA
Martinez 5.5 - Legge male il cross di De Bruyne spalancando la porta ad Haaland per il momentaneo vantaggio dei Citizens. Si rifà solo in parte con un paio di interventi nella ripresa.
Cash 6 - Un acciacco fisico lo costringe ad abbandonare precocemente il terreno di gioco: sino a quel momento, tiene botta. Dal 26’ Ashley Young 7 - Entra a freddo e domina la scena sulla corsia destra: insuperabile nel corpo a corpo e propositivo palla al piede.
Konsa 6 - Si amalgama bene con Mings e non concede il fianco agli avversari con troppa facilità.
Mings 6 - Di fronte a sé trova l’uragano Haaland, ma nel complesso non ne esce ridimensionato: a volte ha la meglio, altre la peggio, ma regge l’urto.
Digne 6.5 - Se davanti ha poco margine di spinta, dietro concede poco o nulla agli avversari: prova di notevole solidità.
Ramsey 6 - È l’uomo a cui spetta il compito di legare il gioco, ma ciò gli riesce solo a fasi alterne. Nel secondo tempo dilapida una pericolosa azione di contropiede, ma quantomeno confeziona l’assist per il gol di Bailey.
Kamara 5.5 - Alterna giocate proficue ad alcune leggerezze: luci e ombre nel match del mediano francese.
McGinn 6 - Sporca diverse traiettorie e contende ogni pallone agli avversari: non molla un centimetro. Dal 65’ Coutinho 6 - Qualche guizzo e poco altro nella partita del talento brasiliano.
Douglas Luiz 6.5 - Lavora con profitto in entrambe le fasi: ripiega sistematicamente sulla fascia destra e quando ne ha l’opportunità orienta il gioco in avanti.
Watkins 6 - Ha l’ingrato compito di reggere sulle proprie spalle il peso dell’attacco: fa il possibile prendendo qualche fallo e procurandosi un’occasione da rete.
Bailey 6.5 - Rimedia ad un primo tempo nullo con una ripresa pimpante, nella quale crea diversi grattacapi ai Citizens e, soprattutto, realizza la rete del pareggio. Dal 90’+2’ Buendia s.v.
Steven Gerrard 7 - Con il cuore, il carattere e l’organizzazione l’Aston Villa conquista un punto d’oro che dà respiro alla classifica e consolida la posizione traballante del tecnico britannico.
MANCHESTER CITY
Ederson 6 - Reattivo nel frenare la corsa palla al piede di Ramsey, non può nulla sul gol di Bailey.
Walker 5.5 - Pronti, via getta alle ortiche una clamorosa occasione a tu per tu con Martinez. Un errore madornale che pesa sulla valutazione del suo incontro. Dall’80’ Aké s.v.
Stones 6 - Reagisce bene alle rare sollecitazioni portate dall’attacco dell’Aston Villa: l’intervento sul tiro di Watkins lo dimostra.
Ruben Dias 6 - Tiene bene la posizione e non corre rischi inutili: prestazione affidabile.
Cancelo 5.5 - Tante, troppe imprecisioni per il terzino portoghese: vede la giocata, ma spesso calibra male l’ultimo passaggio.
Gündoğan 6.5 - Si colloca sempre al posto giusto nel momento giusto: puntuale tanto nelle incursioni senza palla quanto nei rifornimenti per i compagni.
Rodri 5.5 - In avvio di ripresa perde un sanguinoso pallone che apre le porte alla ripartenza dell’Aston Villa. Grave disattenzione che macchia una partita di sacrificio.
Bernardo Silva 6 - Partecipa all’azione che porta alla rete di Haaland, tuttavia nell’arco della gara raramente si mette in proprio con iniziative degne di nota. Dal 73’ Mahrez 5.5 - La palla gol che spreca nelle battute finali grida vendetta.
De Bruyne 7.5 - Ogni pallone che tocca è un potenziale pericolo per la difesa avversaria: nella ripresa prende per mano la squadra e la trascina a suon di giocate decisive, tra cui l’assist per Haaland. Giocatore totale.
Foden 5 - Prestazione anonima per il fantasista inglese, che non si iscrive mai alla partita del Villa Park: senza dubbio il più deludente tra le fila dei Citizens.
Haaland 7 - Segna alla prima occasione utile e poi flirta con il gol in almeno un altro paio di circostanze. Degna di nota la splendida intesa con De Bruyne che fa vacillare a più riprese il pacchetto arretrato dell'Aston Villa.
Josep Guardiola 5.5 - Il risultato non rispecchia l’andamento dell’incontro, che specialmente nel secondo tempo vede il Manchester City dominare per lunghi tratti. Nel calcio, però, è importante badare alla concretezza e a volte i Citizens tendono a specchiarsi troppo.